Abbado inaugura Lucerna

"Egmont" con Bruno Ganz e il "Requiem" di Mozart

 Claudio Abbado al Lucerne Festival (foto Monika Rittershaus)
Claudio Abbado al Lucerne Festival (foto Monika Rittershaus)
Recensione
classica
Lucerne Festival Lucerna
08 Agosto 2012
Il festival di Lucerna, quest’anno intitolato “Fede”, si è aperto con i discorsi di prammatica e in aggiunta una conferenza di Hans Kung, interminabile, su “I compositori e la fede”. Il teologo ha spaziato dal gregoriano a Mahler, spiegando d’essersi preparato sul compositore in vista della "Ottava Sinfonia", poi sostituita nel cartellone da “Egmont” di Beethoven e dal “Requiem” di Mozart. L’integrale delle musiche di scena per la tragedia di Goethe è stata, a dir poco, una meraviglia. Quanto all’ouverture, ci si aspettava trasparenza, analisi, passione, e così è stato. Il seguito è stata la sorpresa. Le due arie di Clarchen hanno dato modo alla brava Juliane Banse di passare da un infantile entusiasmo guerresco a un intenso struggimento. Mentre gli intermezzi musicali hanno permesso grandi exploit all’orchestra, con quel tanto di spettacolarità quando alla fine sono saliti quattro tamburi sul palco. Il fulcro è stato tuttavia Bruno Ganz, attore straordinario, capace di bamboleggiare come una adolescente quando presta la voce a Clarchen, o di gelido straniamento come narratore, di accenti dolenti e appassionata visionarietà come Egmond. Nella seconda parte il “Requiem” di Mozart. Esecuzione equilibrata, controllatissima in ogni passaggio, che si è valsa di Anna Prohaska (dal timbro pungente e gelido), degli ottimi Sara Mingardo, Maximilian Schmitt e René Pape. Il coro del Bayerischen Rundfunks unito al Schwedischer Rundfunkchor ha dato una prova superba. Da ricordare il contrasto tra il violento “Rex tremendae maiestatis” e l’etereo e dolcissimo “Salva me fons pietatis”. Ma mentre nell’esecuzione di Egmont la fede nella libertà dell’uomo ha preso corpo in una formidabile tensione, la fede religiosa del “Requiem” non è andata oltre una lucida analisi. Lungo silenzio al termine del concerto, seguito da interminabili applausi, con Abbado che regala il mazzo di fiori a lui destinato a Sabine Meyer. Perché nelle file dell’orchestra di Lucerna ci sono sempre solisti di rango.

Orchestra: Lucerne Festival Orchestra

Direttore: Claudio Abbado

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