Abbado torna a Bolzano
Concerto straordinario con Pires e Orchestra Mozart
Recensione
classica
Pubblico dei grandi eventi ed applausi da standing ovation ancora prima dell'inizio del concerto, questo il tributo di Bolzano a Claudio Abbado che torna nella città dove fondò nel 1999 l'Accademia Gustav Mahler e dove lasciò in eredità quell'alto senso civile dell'educazione dei giovani alla musica che diede inizio alla tradizione bolzanina delle orchestre giovanili internazionali. La presenza del grande direttore con l'orchestra Mozart è stata l'occasione per la municipalità di donare al maestro la Medaglia di Rappresentanza assegnata quest'anno dal Presidente della Repubblica all'Accademia.
Il programma della serata era dei più delicati ed impegnativi, sotto il profilo interpretativo e tecnico: due concerti mozartiani con la pianista Maria João Pires (KV595 e KV466) e la Grande di Schubert. La lettura di Abbado della Sinfonia in Do maggiore è una lectio magistralis della musica sinfonica che dipinge Schubert in una grandiosità di sentimento sorprendente, esempio di ottimismo e vitalità inusuali nella personalità dell'autore. Alle mani del maestro che dipingono a memoria un capolavoro l'orchestra risponde con trasporto immediato ed eccezionale bravura strumentale. Notevole la sezione dei fiati, che anche nei concerti mozartiani regala una splendida prova. Per queste pagine Pires propende per una lettura pianistica dalle sonorità settecentesche, suono piccolo e contenuto, fraseggio semplice e leggero, caratteristiche queste abbandonate invece nelle cadenze in cui viene estremizzato il lato rapsodico. In queste scelte si notava una leggera differenza tra il pianoforte e l'orchestra, che appariva invece propensa per un suono ed una lettura più concreti e fantasiosi. Da riascoltare nella registrazione che la Deutsche Grammophon ha realizzato, in uscita nel 2012.
Interpreti: Maria João Pires, pianoforte
Orchestra: Orchestra Mozart
Direttore: Claudio Abbado
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