Energia giovanile
GMJO ed EUYO conquistano il Bolzano Festival
Recensione
classica
Emozioni forti ed energia allo stato puro. Questa è la medicina per l'ascoltatore annoiato di oggi e per la gioventù allergica alla classica, e il suo nome si declina in GMJO e EUYO. Sono le orchestre giovanili europee, la Gustav Mahler Jugendorchester e la European Union Youth Orchestra, che durante le loro tournée estive fanno tappa al Bolzano Festival regalando alla città quel binomio di musica e gioventù che la rende meta preferita del turismo culturale. Le due formazioni contano i migliori talenti musicali europei con un'età media di 22 anni e sono guidate da grandi direttori. Un'occasione davvero preziosa per la crescita professionale di questi giovani musicisti che ricambiano mettendoci tutta la loro energia ed il loro entusiasmo, senza riserve. Entrambe le orchestre hanno aperto il loro concerto con i colori di Stravinskij: la EUYO con L'Uccello di fuoco sotto la direzione di Vladimir Ashkenazy (16/8) mentre la GMJO nella Sinfonia in tre movimenti per la bacchetta di Colin Davis (18/8); scegliendo poi di chiudere con partiture di grande (grandissimo, nella loro esecuzione) impatto sonoro ed espressivo, rispettivamente il Titano di Mahler e la Quarta di Čajkovskij. Ashkenazy cattura la piena fiducia dei suoi orchestrali con una direzione dalla fisicità plastica e dallo sguardo ammiccante (la marcetta del III tempo mahleriano si trasforma in una trascinante danza yiddish). Davis è più essenziale, dirige con la sola punta della bacchetta (o anche senza alcun gesto nel III movimento di Čajkovskij) e i ragazzi diventano adulti. Qui la meraviglia arriva con Susan Graham la cui bellezza nella voce e nella persona riempie il teatro: indimenticabile la sua raveliana Shéhérazade! L'applauso è calorosissimo e il miracolo è compiuto: giovani sul palco, giovani in platea.
Interpreti: European Union Youth Orchestra diretta da Vladimir Ashkenazy Gustav Mahler Jugendorchester diretta da Colin Davis; mezzosoprano Susan Graham
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