Scritta in occasione del matrimonio del futuro imperatore Giuseppe II nel 1765 e pertanto a riforma gluckiana già ben avviata (“Orfeo ed Euridice” è vecchia già di tre anni e “Alceste” vedrà la luce due anni dopo), anche oggi “Il Telemaco” risulta un’opera poco riuscita. Colpa anche di un libretto (di Marco Coltellini) dallo sviluppo piuttosto convoluto e con troppi snodi drammaturgici, gli ingredienti della poetica gluckiana stentano a trovare quell’afflato drammatico che ha reso immortali gli altri lavori anche coevi del compositore. Piuttosto lontano dal racconto omerico, il soggetto racconta dell’arrivo di Telemaco nell’isola della maga Circe alla ricerca del padre Ulisse, da anni lontano da casa. A dispetto degli incantesimi della maga, Telemaco ritrova il padre con l’aiuto di Merione, impalma l’amata Asteria (sorella incognita di Merione) e tutti insieme lasciano l’isola, mentre la maga abbandonata lancia la maledizione. Nel trattamento del regista Tobias Kratzer e della drammaturga Ute Vollmar, l’intreccio si arricchisce di un prologo a Itaca con la fedele Penelope assediata dai Proci incoraggiati da compiacenti tricoteuse domestiche, della metamorfosi di Penelope in Circe e infine del ritorno dell’aviatore Ulisse fra le mura domestiche dopo le trasvolate in giro per il mondo. Nonostante le varianti un po’ gratuite e spesso pasticciate, il coloratissimo spettacolo fila e diverte, soprattutto grazie a una compagnia ben assortita ma priva di fuoriclasse. In buca, Anu Talin asseconda il gioco scenico con buon senso del ritmo e equilibrio, un po’ a discapito della dimensione tragica. Brillantissima e precisa, l’ottima Freiburger Barockorchester è un vero piacere all’ascolto. Buona anche la prova del versatile coro del Theater Basel. Buon successo, numerose chiamate.
Note: Coproduzione dello Schwetzinger SWR Festspiele con il Theater Basel e lo Staatstheater Nürnberg. Altre rappresentazioni: 22, 24 e 26 maggio 2011. A Basilea: 9, 11, 13, 18, 22, 24 e 26 giugno 2011.
Interpreti: Tomasz Zagorski (Ulisse, re di Itaca), David DQ Lee (Telemaco, suo figlio), Agneta Eichenholz (Penelope/Circe, figlia di Apollo, innamorata di Ulisse), Solenn‘ Lavanant-Linke (Merione, figlio del re di Creta Idomeneo, amico di Telemaco), Maya Boog (Asteria, seguace di Circe, poi scoperta sorella di Merione), Christopher Bolduc (La voce dell’oracolo)
Regia: Tobias Kratzer
Scene: Rainer Sellmaier
Costumi: Rainer Sellmaier
Orchestra: Freiburger Barockorchester
Direttore: Anu Tali
Coro: Chor des Theaters Basel
Maestro Coro: Henryk Polus
Luci: Guido Hölzer