Orlando tradito

"Orlando furioso" diretto da Spinosi

Recensione
classica
Théatre des Champs-Elysées
Antonio Vivaldi
12 Marzo 2011
È dai tempi della mitica interpretazione di Marlyn Horne, che "Orlando furioso" non tornava in scena a Parigi. Il ripescaggio lo si deve a Jean-Christophe Spinosi che già l’aveva inciso nel 2004. E per l’occasione si è avvalso di quasi lo stesso cast, a parte alcune sostituzioni. Basta poco perché la delusione prenda il sopravvento. Il regista Pierre Audi colloca l’azione in una Venezia “goldoniana”, a suo dire: l’uso delle maschere, che fa portare alle comparse, pare bastargli per scomodare un preteso riferimento alla “Locandiera”. Le sedie confusamente – e gratuitamente – rovesciate le abbiamo viste chissà quante volte, ma Pierre Audi non può risparmiarcele. E per l’horror vacui, non lascia mai un solo cantante da solo, ma affolla come può la scena. Ne risulta un guazzabuglio generale che soffoca l’azione. La scelta di un monocromatico grigio dà l’affondo finale ad una regia in evidente imbarazzo (o forse semplicemente a corto di idee). Neppure le luci, quasi sempre fisse, aggiungono plasticità. Per quanto riguarda il cast, Kristina Hammarström ci fa subito rimpiangere la splendida Ann Hallemberg. Marie-Nicole Lemieux mima su scena la parte, ma vocalmente la sostituisce, all’ultimo minuto, Delphine Galou. Bravissimi Christian Senn e Romina Basso, che hanno però ruoli secondari. L’astro della serata è il contro-tenore Philippe Jaroussky a cui Vivaldi offre, per giunta, l’aria più bella: “Sol da te, mio dolce amore” con flauto obbligato. A soffiare energia per tutta la serata è rimasto solo Jean-Christophe Spinosi (nella foto), perfettamente a suo agio con questo repertorio. Dirige con intelligenza il suo ensemble Matheus che esegue con virtuosismo una partitura dai colori contrastati. Ma la fossa non può certo salvare i pasticci del palcoscenico. Per fortuna, resta il disco.

Interpreti: Marie-Nicole Lemieux (Orlando), Jennifer Larmore (Alcina), Verónica Cangemi (Angelica), Philippe Jaroussky (Ruggiero), Christian Senn (Astolfo), Kristina Hammarström (Bradamante), Romina Basso (Medoro).

Regia: Pierre Audi

Scene: Patrick Kinmonth

Costumi: Patrick Kinmonth

Orchestra: Ensemble Matheus

Direttore: Jean-Christophe Spinosi

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