La nuova produzione dell’Oper Frankfurt rappresenta indubbiamente un’occasione stimolante di riflessione sul Novecento musicale, o, se si vuole, su come è cominciato il Moderno. È una piccola escursione, molto suggestiva, che si sofferma su alcune (poche) fra le personalità più evocative della colonna sonora degli ultimi giorni dell’umanitá. Già all’ingresso nella grande navata del Bockenheimer Depot, luogo pertinentemente evocativo, il pubblico assiste alla catastrofe: il Riesenrad del Prater viennese è crollato, le cabine sparse tutto attorno, un pianoforte che accenna alle note ripetute di un valzer. È il valzer da “Ein Lichtstrahl”, mimodramma pressoché sconosciuto di Alexander von Zemlinsky del 1901, che funge da incipit per lo spettacolo. Un gruppo di sopravvissuti ne fa un’ouverture ginnica nonché divertimento linguistico su un lessico musicale durante il quale si impadroniscono del vasto spazio. La scena passa poi alle tormentate tensioni della “Verklärte Nacht” di Arnold Schönberg nella versione per orchestra da camera del 1919, introdotta dalla lettura polifonica dell’omonino testo poetico di Richard Dehmel, interprete fondamentale dello “Zeitgeist” secondo lo stesso Schönberg. La serata si chiude con l’omaggio a Gustav Mahler e al suo estremo “Lied von der Erde”, in una nuova trascrizione a cura di Jens Joneleit, meno drastica di quella per complesso da camera di Schönberg del 1921 e più vicina alla sontuosità strumentale dell’autore. È grazie alla bravura degli interpreti, in particolare di Tanja Baumgartner e Shawn Mathey, se la forza di quella musica e l’eternità del suo canto, richiamata nel titolo così come nell’ultimo verso della composizione mahleriana, si impongono su uno spettacolo ridondante e sfuocato cucito malamente da Elisabeth Stöppler.
Note: Nuova produzione dell’Oper Frankfurt al Bockenheimer Depot. Altre rappresentazioni: 17, 20, 21, 23 gennaio 2011.
Interpreti: Tanja Ariane Baumgartner (contralto), Shawn Mathey (tenore), Susanne Beck, Helga Comperl, Ludmilla Heilig, Marcus Hosch, Michael Ernst Kleine, Burkhard Kling, Kai Meyer, Dorothea Ratzel, Ansi Verwey, Kerstin Weder, Amos Zielinski (attori)
Regia: Elisabeth Stöppler
Scene: Hermann Feuchter
Costumi: Frank Lichtenberg
Coreografo: Dorothea Ratzel
Orchestra: Frankfurter Museumsorchester
Direttore: Yuval Zorn
Luci: Jan Hartmann (video: Andreas J. Etter)