Congedare Chopin
Tutto esaurito per la tappa padovana dello spettacolo di Augias e Modugno
Recensione
classica
L’incontro padovano di “Raccontare Chopin” si pone come un degno commiato al musicista polacco, al termine di un anno colmo di iniziative dedicate alla sua vita e alla sua opera.
Che Chopin faccia sempre breccia nel cuore del grande pubblico è assodato tanto quanto la caratura da star di Corrado Augias (ideatore e realizzatore dello spettacolo insieme al pianista Giuseppe Modugno); prova ne sono la sala gremita e l’assembramento di persone all’ingresso dell’Auditorium Pollini, alla caccia dell’ultimo posto libero.
Augias e Modugno lusingano il pubblico veneto, lo solleticano e lo seducono lungo un percorso strettamente cronologico che ripercorre le principali tappe dell’evoluzione artistica di Chopin. Il giornalista tratteggia con consumata abilità bozzetti biografici con tocchi di storia e letteratura, lega queste miniature alla produzione musicale chopiniana, dialoga con il pianista per indagare sulla struttura delle composizioni, punteggiando il tutto con la consueta ironia che strappa risate e applausi a più riprese.
Il pianista sta al gioco, parla della musica senza entrare in profondità, ma esegue con delicatezza un campionario significativo del repertorio chopiniano (due polacche, uno studio, un walzer, un notturno, una ballata, un preludio, una mazurka).
Uno spettacolo ben riuscito di divulgazione musicale, premiato dall’affluenza di pubblico: Augias ringrazia e afferma che tale consistente presenza gli dà speranza per la cultura nel nostro Paese.
Una considerazione che può suscitare amarezza (in spirito chopiniano): quale speranza, se, tra le centinaia di spettatori in sala, solo uno sparuto gruppetto di poche unità era costituito da giovani?
Note: Organizzatore: I Solisti Veneti Comune: Padova Foto di Gianfranco Zoppellaro
Interpreti: Corrado Augias (voce narrante), Giuseppe Modugno (pianoforte e voce). Regia: Felice Cappa
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