Basata sul vecchio libretto di Metastasio, nonostante l’accusa del poeta a Gluck di aver composto "una musica arcivandalica insopportabile", a Vienna l’opera ebbe grande successo che tuttavia non giovò alla sua diffusione. Grazie alla collaborazione fra Università e Staatstheater, dopo 260 anni rivede la luce a Mainz questa Semiramide nell’ambito del recupero integrale delle opere del compositore tedesco a cura della locale Accademia di Lettere e Scienze. L’opera, piuttosto convenzionale nella forma, è affidata alle cure di Peer Boysen, regista e scenografo assai navigato nel repertorio barocco. Boysen immagina l’azione in un circo, con il pubblico su tre lati e l’orchestra posta sopra la scena. L’azione non è limitata alla sola pista ma invade l’intera sala, gli effetti teatrali a vista vengono messi in moto dagli stessi cantanti che spesso sono a contatto con gli spettatori. Tutto questo, insieme con l’estrema cura del gesto e l’accurato lavoro sui recitativi (accompagnati da un basso continuo non ingessato, che si lascia andare a scherzi e strizzatine d’occhio all’oriente musicale), contribuisce ad uno spettacolo che è specialmente attento all’intrattenimento intelligente.
La compagnia di canto è fatta in gran parte di quasi debuttanti che conquistano più per la freschezza che per l’esattezza della parola e dell’espressione musicale. In alcuni, comunque, si intuiscono ottime doti, come in Jasmin Etezadzadeh che regala un accattivante e sicuro Ircano, in Anna Catherine Wagner che è una Semiramide più amante che guerriera, e Egorov che supera le impervietà del virtuoso castrato Scitalce. Michael Millard non eccede in contrasti né in colori alla guida della modesta orchestra dello Staatstheater. Il pubblico si diverte e riserva calorosi applausi a tutti gli interpreti.
Note: Coproduzione con la scuola estiva internazionale "Singing Summer" della Hochschule für Musik di Mainz presso l'Università "Johannes Gutenberg" di Mainz. Altre rappresentazioni: 26 ottobre, 2 e 12 novembre, 10, 16, 23 e 30 dicembre 2008, 11 e 29 gennaio, 19 febbraio 2009.
Interpreti: Anne Catherine Wagner (Semiramide), Daniel Jenz (Mirteo), Jasmin Etezadzadeh (Ircano), Dmitry Egorov (Scitalce), Alexandra Samouilidou (Tamiri), Almerija Delic (Sibari)
Regia: Peer Boysen
Scene: Peer Boysen
Costumi: Peer Boysen
Orchestra: Philharmonisches Staatsorchester Mainz
Direttore: Michael Millard
Luci: Albrecht Villinger
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