La forza di Rossini, così com'è

Grande successo del Rossini a cura di Thomas Hengelbrock al Festspielhaus di Baden-Baden

Una scena dal finale del I atto (Foto Andrea Kremper)
Una scena dal finale del I atto (Foto Andrea Kremper)
Recensione
classica
Autumn Festival 2008 Baden Baden
Gioachino Rossini
03 Agosto 2008
In controtendenza rispetto a mode e modi imperanti nei teatri tedeschi, da dieci anni il Festspielhaus di Baden-Baden compone le sue stagioni su una formula fatta di grandi nomi e coproduzioni prestigiose, spesso con proposte stimolanti e innovative sul piano musicale. Era sicuramente il caso di questo "Barbiere" che combinava uno spettacolo di impianto tradizionale importato dalla Metropolitan Opera con un direttore e un compagine musicale, Hengelbrock e Balthasar Neumann Ensemble, noti soprattutto nel barocco. Non nuovo alle incursioni nel melodramma ottocentesco, Hengelbrock e i suoi musicisti, già dalla sinfonia – suono leggero ma non anemico, dinamiche irresistibili e trionfo del colore strumentale – smentivano chi si fosse aspettato un'esecuzione senza personalità. Al contrario, Hengelbrock ripuliva il Rossini più tradizionale da certe cattive abitudini accumulate nel tempo per esaltarne la straordinaria forza teatrale delle sue invenzioni strumentali con la sua lettura attentissima al dettaglio e alle dinamiche e dal respiro molto teatrale. La compagnia di canto di alto livello lo ha seguito, evitando qualsiasi scivolamento nella farsa e contribuendo al successo con il rigore di uno stile vocale impeccabile. Primeggia Brownlee per l'Almaviva brillante e di incessante inventiva che trionfa nel "Cessa di più resistere". Gli tiene testa Anna Bonitatibus una Rosina ch ha la classe delle grandi eroine del Rossini serio. Ottimi anche il temperamentoso Figaro di Vassallo, il misurato Bartolo di Muraro e il Basilio di Dorn, vero talento comico. La regia si apprezzava per ritmo e fluidità nella scarna scena dai colori mediterranei fatta di porte mobili e piante di arancio. Grande successo a riprova che a Rossini non serve nulla che già non sia nella sua geniale musica.

Interpreti: Anna Bonitatibus (Rosina), Lawrence Brownlee (Almaviva), Franco Vassallo (Figaro), Maurizio Muraro (Bartolo), Reinhard Dorn (Don Basilio), Manuela Bisceglie (Berta), Roman Grübner (Fiorello/Un notaio), Rob Besserer (Ambrogio)

Regia: Bartlett Sher

Scene: Michael Yeargan

Costumi: Catherine Zuber

Orchestra: Balthasar Neumann Ensemble

Direttore: Thomas Hengelbrock

Coro: Balthasar Neumann Choir

Luci: Christopher Akerlind

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.

classica

A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista 

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento