Tracce di cinema

Tre musicisti si confrontano con il cinema nel primo ECM Festival Frankfurt 'Spuren'

La Camerata Orchestra Ahen diretta da Alexandros Myrat
La Camerata Orchestra Ahen diretta da Alexandros Myrat
Recensione
classica
ECM Spuren 1. Musik und Film Francoforte
17 Settembre 2008
Tarkovskij, Angelopoulos e Pasolini: tre registi molto diversi ma legati da un cinema fortemente personale ed introspettivo. Tre personalità che erano lo spunto dei tre preziosi concerti del primo festival 'Spuren' ('Tracce') ospitato dall'Alte Oper di Francoforte. Voluto da Manfred Eicher, produttore discografico e fondatore dell'etichetta ECM, questo festival rappresentava soprattutto un manifesto della sua estetica musicale ai confini dei generi tradizionali, sospesa fra suoni, segni ed immagini. Occasionalmente anche regista, Eicher ha lavorato molto per e sulle musiche di film di cineasti come Godard e Angelopoulos. Con il regista ateniese, Eleni Karaindrou costituisce dal 1982 un binomio indissolubile: in equilibrio fra articolazione classica e sonorità tradizionali, la sua musica vive attraverso la forza poetica delle immagini di cui, a sua volta, amplifica la portata emotiva. Priva del supporto visivo, come nel concerto della Großer Saal, non si impone per varietà espressiva o per ricchezza di ispirazione. Ottima comunque l'esecuzione dell'Orchestra Megaron diretta da Alexandros Myrat con le presenze di lusso di Kashkashian alla viola, Garbarek al sax e della stessa Karaindrou al pianoforte. Più convincenti gli altri due concerti nella Mozart Saal. A Tarkovskij, François Couturier dedica il suo 'Nostalghia' costruito su una trama musicale articolata ed eterogenea, un flusso sonoro senza tempo dal quale emergono tracce dei film dell'autore russo come segni della memoria. In 'Re: Pasolini' Stefano Battaglia si confronta con l'intellettuale visionario più che con il cineasta. Il suo è un discorso affascinante che da temi di ispirazione popolaresca si fa progressivamente disarticolato e dissonante, il linguaggio di un mondo che non sappiamo più interpretare.

Interpreti: Couturier «Nostalghia. Song for Tarkovsky»: Francois Couturier (pianoforte), Anja Lechner (violoncello), Jean-Marc Larché (sassofono), Jean-Louis Matinier (fisarmonica) Eleni Karaindrou «Music for Films/Theo Angelopoulos»: Eleni Karaindrou (pianoforte), Kim Kashkashian (viola), Jan Garbarek (sassofono) Stefano Battaglia «Re Pasolini»: Stefano Battaglia (pianoforte), Michael Gassmann (tromba), Mirco Mariottini (clarinetto), Aya Shimura (violoncello), Salvatore Maiore (contrabbasso), Roberto Dani (percussioni)

Orchestra: Camerata Orchestra Athen (Angelopoulos)

Direttore: Alexandros Myrat (Angelopoulos)

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