Chi ha paura dei fantasmi dell'opera?

Una nuova produzione de Il Giro di Vite (per la prima volta a Cremona) ha inaugurato con successo la stagione 2007 del Teatro Ponchielli di Cremona

Recensione
classica
Teatro Amilcare Ponchielli Cremona
Benjamin Britten
11 Ottobre 2007
Al Ponchielli la lirica di tradizione fa spazio all'opera del '900. Una nuova produzione de Il Giro di Vite (per la prima volta a Cremona) ha inaugurato con successo la stagione 2007. Affidato alla regia di Elio De Capitani l'allestimento diventa autentico capolavoro, spettacolo ben costruito dove tutto funziona ed ha coerenza e il non detto è suspense. Eterno conflitto tra il bene e il male - spirale vorticosa, labirinto claustrofobico da cui l'animo non sa uscire - e ghost story che avvince come un film dell'orrore con effetti cinematografici (visioni di fantasmi, candele che si spengono da sole). I costumi maschili disegnati da Ferdinando Bruni si ispirano ai personaggi del cinema di Tim Burton (Nightmare before Christmas, Edward mani di forbice). La scenografia, pareti di carta rossa, è vittoriana ma essenziale. I rapidi cambi di scena ben risolti in un gioco affidato ai figuranti che scivolano rapidi e silenziosi: presenze mute, vestite di nero, diventano elemento della stessa scenografia. Webb, profondo conoscitore del teatro di Britten, conduce sapientemente i 13 dell'ensemble lombardo. La partitura diventa colonna sonora: concepita come una tavolozza timbrica, colora stati d'animo, da forma ad angosce e paure, descrive un paesaggio o un luogo, diventa semplice cantilena infantile o ninna nanna. Il cast convince: la forza e l'agilità di Peter Quint, il fantasma cattivo (Marlin Miller) e la drammaticità dei ruoli femminili (Gulin, Sborgi, Castellani). I due bambini non sono voci bianche ma Flora, la giovane Palumbo, piace ugualmente. Incantevole la voce del controtenore Giovannini che, nonostante il suo 1.80 di altezza, riesce credibile nei panni di Miles: pallida fragile innocenza, ambiguità adolescenziale. Malo malo malo...struggente dolcezza di violata innocenza.

Note: Nuovo allestimento. Coproduzione Dei Teatri del Circuito Lirico Lombardo: Grande di Brescia, Sociale di Como, Ponchielli di Cremona e Fraschini di Pavia e del Teatro Dante Alighieri di Ravenna

Interpreti: Il Prologo Marlin Miller L'istitutrice Angeles Blancas Gulin Miles Antonio Giovannini Flora Beatrice Palumbo Grose Gabriella Sborgi Peter Quint Marlin Miller Jessel Luisa Castellani

Regia: Elio De Capitani

Scene: Ferdinando Bruni; light designer Nando Frigerio

Costumi: Ferdinando Bruni

Orchestra: ENSEMBLE STRUMENTALE DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDO

Direttore: Jonathan Webb

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.