Sibelius mette in scena Shakespeare

Bel recupero della "Tempesta" di Shakespeare con musiche di Sibelius per l'apertura della quinta edizione delle "Notti Malatestiane". Efficace il ritmo drammaturgico della rappresentazione valorizzata dalla varietà della partitura.
Meritato successo alla fine.

Recensione
classica
Notti Malatestiane Mondiano
Jean Sibelius
09 Luglio 2004
Con la definizione anglosassone "incidental music" – in italiano si parla di "musica di scena" – viene circoscritto un repertorio vasto e poco esplorato, rappresentato da partiture associate a rappresentazioni teatrali di prosa. Eppure, in molti casi queste composizioni, nate per il teatro di parola, assolvono e risolvono questioni drammaturgiche in maniera tutt'altro che scontata, facendo insomma "la differenza" in sede di rappresentazione e ponendo inoltre qualche base ai meccanismi applicati nella sua ideale evoluzione contemporanea: la musica per film. In questo senso un'interessante riflessione è stata proposta qualche anno fa nel saggio "L'opera senza canto" di Emilio Sala, responsabile musicologico del festival "Notti Malatestiane", rassegna che, per l'apertura della sua quinta edizione titolata "Teatri dell'ascolto e della memoria", ha meritoriamente proposto una rappresentazione de "La tempesta" di Shakespeare con musiche di Jean Sibelius. Nella bella piazza di Mondaino – altro merito: un festival intelligentemente itinerante che valorizza il territorio – abbiamo quindi seguito la commedia del Bardo nell'adattamento drammaturgico curato da "Le Belle Bandiere", scoprendo quanto la partitura del compositore finlandese riesca a ricreare quell'aura di tersa magia che intride la vicenda, fin da una "overture" che rievoca la tempesta iniziale attraverso un sapiente uso timbrico dell'orchestra, in questo caso la sinfonica "Bruno Maderna" diretta con piglio deciso da Manlio Benzi, direttore artistico della rassegna. L'alternanza di recitazione e musica ha mostrato una varietà e un equilibrio efficaci, evidenziando quanto valga la pena cimentarsi nel recupero di questo repertorio. Tutti gli artisti coinvolti hanno dato prova di buon impegno, ripagato dal bel calore di un folto pubblico.

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