Bastano pochi minuti d'Ouverture per capire quale sarà la cifra interpretativa di questa "Carmen": tutto è corretto, pulito, ma tristemente esangue. Plasson sembra non volersi mai abbandonare alla felicità delle melodie e delle visioni di Bizet, come se fosse in perenne fuga da una volgarità che ormai solo lui può vedere. L'orchestra lo asseconda, ma non sempre lo capisce, a giudicare da tanti passaggi dall'accento quasi incomprensibile. La cosa non è solo spiacevole di per sé, dato che la Spagna di Bizet non è una cartolina da cestinare ma un luogo dell'anima trasfigurato, ma anche perché in stridente contrasto con le intenzioni di una compagnia di canto giovane e non di primissimo rango, con un forte bisogno di essere sostenuta e guidata.
Il Don José di Walter Fraccaro ha tutte le note di cui il ruolo ha bisogno ma gli mancano finezza di dizione e consuetudine stilistica; almeno, lui riusciva a delineare un personaggio complessivamente credibile, a differenza della Micaëla di Angela Marambo, vocalmente poco adatta e interpretativamente assurda nei panni di una diciassettenne ingenua. Julia Gertseva, promossa al primo cast da un tardivo rifiuto della designata Olga Borodina, non ha scontentato il pubblico, anche se non è certo la Carmen che una prima della Scala meriterebbe. Voce educata anche se non bellissima, fisico e portamento consoni alla mitica gitana, uniti a una grande agilità e a tanta determinazione hanno supplito allo stile ancora imperfetto e alle tante imperfezioni. Il resto della compagnia rifletteva i pregi e i difetti dei protagonisti, con un Abdrazakov vigoroso ma senza charme, i corretti Capitanucci e Introvigne, e una coppia Mercédès-Frasquita fin troppo volenterosa.
Piuttosto deludente il nuovo allestimento di Joel, con poche idee, e con una visione che non riusciva né innovativa né illustrativa. Ottimo ancora una volta il coro: "La cloche a sonné" era pieno di sogno e di attesa come poche volte è capitato di sentirlo: fra le poche cose da ricordare di una serata piuttosto arida.
Interpreti: Gertseva, Fraccaro, Marambio, Abdrazakov, Dudziak, Capitanucci, Briand,
Introvigne, Di Censo, Fernandez, Castellini, Pagano, Gerber
Regia: Nicolas Joel
Scene: Ezio Frigerio
Costumi: Franca Squarciapino
Orchestra: Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore: Michel Plasson
Coro: Coro del Teatro alla Scala. Coro di voci bianche del Teatro alla Scala e del Conservatorio "G. Verdi" diretto da Caiani
Maestro Coro: Bruno Casoni