Beatrice Rana tra i Magnifici Sei
C’è anche l’Italia nella finale della Cliburn Competition in Texas
Recensione
classica
La standing ovation alla fine dell’ultima esibizione avrebbe potuto essere un buon segno. Ma qui alla Cliburn Competition succede quasi sempre che il pubblico si alzi in piedi dopo le performance dei concorrenti. E non c’entra la proverbiale generosità dei texani di Fort Worth che ogni pomeriggio riempiono la platea della Bass Performance Hall. È semplicemente che i concorrenti di questa quattordicesima edizione del concorso di pianoforte sono davvero una gioia da ascoltare. E Beatrice Rana, ieri sera, è riuscita nell’impresa di arrivare in finale, entrando nella rosa di 6 nomi che ora si contenderanno il titolo per il resto della settimana.
Così l’Italia, che all’inizio sembrava messa benissimo con 6 concorrenti su 30, vede uscire dal concorso anche il suo secondo semifinalista, Alessandro Deljavan. I due giovani (20 anni lei, 26 lui) hanno mostrato tutta la loro personalità negli ultimi due giorni. Beatrice Rana, magnetica e intensa, nell’ultima performance è stata la sintesi perfetta di coraggio, cuore ed eleganza, anche nel bel mezzo delle dissonanze e delle brusche rincorse dell’unica composizione obbligatoria: “Birichino”, commissionato a Christopher Theodofanidis per questa edizione del concorso. Su quelle stesse pagine, Deljavan ha preferito lasciarsi trasportare dal gioco senza tenere nulla per sé, regalando un’interpretazione impetuosa e divertente. Chissà che cosa ne avrebbe pensato Harvey Lavan “Van” Cliburn, l’uomo da cui tutto è cominciato. Il grandissimo pianista in onore del quale la competizione fu istituita nel 1962 è scomparso a febbraio, ma qui intorno il suo nome e il suo volto sono ovunque, non solo sul programma della manifestazione. Appena il discorso cade su di lui sono soprattutto i ricordi affettuosi ad affiorare: i momenti in cui tranquillizzava i concorrenti prima della gara, gli abbracci subito dopo le performance.
Immagini che riecheggiano anche nelle conversazioni fra i concorrenti di questa edizione. Adesso, per loro, c’è solo da aspettare. La gara riprenderà giovedì pomeriggio e andrà avanti fino a domenica. Ogni finalista – oltre all’italiana ci sono Sean Chen (Usa), Fei-Fei Dong (Cina), Vadym Kholodenko (Ucraina), Nikita Mndoyants (Russia) e Tomoki Sakata (Giappone) – dovrà eseguire un concerto da camera di Mozart o Beethoven e un concerto per orchestra sinfonica e pianoforte. Per chi avesse voglia di fare il tifo (e le ore piccole, dato che il Texas ha sette ore di differenza dall’Italia), tutte le fasi del concorso sono online in diretta sul sito del Concorso dove è anche possibile riascoltare le esibizioni dei giorni scorsi.
Così l’Italia, che all’inizio sembrava messa benissimo con 6 concorrenti su 30, vede uscire dal concorso anche il suo secondo semifinalista, Alessandro Deljavan. I due giovani (20 anni lei, 26 lui) hanno mostrato tutta la loro personalità negli ultimi due giorni. Beatrice Rana, magnetica e intensa, nell’ultima performance è stata la sintesi perfetta di coraggio, cuore ed eleganza, anche nel bel mezzo delle dissonanze e delle brusche rincorse dell’unica composizione obbligatoria: “Birichino”, commissionato a Christopher Theodofanidis per questa edizione del concorso. Su quelle stesse pagine, Deljavan ha preferito lasciarsi trasportare dal gioco senza tenere nulla per sé, regalando un’interpretazione impetuosa e divertente. Chissà che cosa ne avrebbe pensato Harvey Lavan “Van” Cliburn, l’uomo da cui tutto è cominciato. Il grandissimo pianista in onore del quale la competizione fu istituita nel 1962 è scomparso a febbraio, ma qui intorno il suo nome e il suo volto sono ovunque, non solo sul programma della manifestazione. Appena il discorso cade su di lui sono soprattutto i ricordi affettuosi ad affiorare: i momenti in cui tranquillizzava i concorrenti prima della gara, gli abbracci subito dopo le performance.
Immagini che riecheggiano anche nelle conversazioni fra i concorrenti di questa edizione. Adesso, per loro, c’è solo da aspettare. La gara riprenderà giovedì pomeriggio e andrà avanti fino a domenica. Ogni finalista – oltre all’italiana ci sono Sean Chen (Usa), Fei-Fei Dong (Cina), Vadym Kholodenko (Ucraina), Nikita Mndoyants (Russia) e Tomoki Sakata (Giappone) – dovrà eseguire un concerto da camera di Mozart o Beethoven e un concerto per orchestra sinfonica e pianoforte. Per chi avesse voglia di fare il tifo (e le ore piccole, dato che il Texas ha sette ore di differenza dall’Italia), tutte le fasi del concorso sono online in diretta sul sito del Concorso dove è anche possibile riascoltare le esibizioni dei giorni scorsi.
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