La riproposta del genere del "pasticcio", tipico della concezione operistica settecentesca, è vanificata dalla modestissma realizzazione musicale e scenica.

Alexander Lonquich e l'Orchestra da Camera di Mantova hanno iniziato per l'Accademia Filarmonica Romana il ciclo degli ultimi quattordici concerti per pianoforte di Mozart, che tra il 2005 e il 2007 replicheranno in altre istituzioni concertistiche italiane.

Cecila Bartoli non si risparmia: diciotto pezzi che abracciano tutta l'età del barocco, per una dimostrazione impressionante di padronanza tecnica e sensibilità interpretativa.

Perfezionismo ed estrema attenzione al suono nel primo concerto di sir Simon Rattle in Italia con i Berliner Philharmoniker

Per l'orchestra e il pubblico un'occasione per iniziare la conoscenza con Antonio Pappano, futuro direttore musicale dell'orchestra romana, finora apparso rarissime volte in Italia.

Prima assoluta al Teatro Nazionale di Estaba la madre, opera commissionata dal Teatro dell'Opera al premio Oscar Luis Bacalov.

Ottima realizzazione del Cordovano, che dimostra che quest'atto unico ha tutte le carte per essere rappresentato anche al di fuori degli obblighi connessi agli anniversari

Proseguendo nella sua tradizione di presentare Wagner in forma di concerto, l'Accademia di Santa Cecilia offre una bellissima esecuzione di "Tristano e Isotta".

Un'edizione infelice dell'opera belliniana, che ha snaturato quest'incontro tra purissimo belcanto e nascente romanticismo.

Prima assoluta di un'opera di novant'anni fa: era un debito da assolvere, ma Marie Victoire non piaceva neanche a Respighi, che la lasciò nel cassetto.

Una regia attentamente studiata e calcolata in ogni dettaglio guida per mano Carmela Remigio nel suo debutto come Violetta

La forte teatralità di Amadigi, opera dei primi e più fortunati anni londinesi di Haendel, si attenua ma non svanisce in un'esecuzione in forma di concerto.