Chiude la I (bella e ricca) stagione della Fondazione Petruzzelli di Bari la visionarietà coloristica e minimalista di Bob Wilson. Grande affluenza di pubblico in una città la cui vita teatrale deve rinascere dalle ceneri.
Recensione
classica
Teatro Petruzzelli Bari
Bernice Johnson Reagon
03 Maggio 2005
Un regista come Bob Wilson che concepisce la creazione drammatugica in termini visivi non poteva non prediligere la solarità del nostro Sud: per The Temptation of St.Anthony – ispirato al romanzo flaubertiano, con testo e musiche di Bernice Johnson Reagon – sceglie infatti Bari come punto di partenza per il tour 2005. Questa sorta di musical sfrutta un'antologia del repertorio afro-americano (stilata da una delle massime studiose del settore) come veicolo per comunicare un dibattito sui dualismi scienza/religione, spirito/corpo, Uomo/Dio. La via crucis conoscitiva di Antonio si snoda lungo sette stazioni che alternano spirituals, gospels, inni e arrangiamenti di colonne sonore in quanto la sua scelta di resistere alle più sottili tentazioni è analoga a quella dei grandi musicisti neri che anteponevano all'idea commerciale del comporre una visione della musica come venerazione. Il viaggio è scandito dal suono ma ancor più dalla luce (Weissbard sulla simmetria della scarna scenografia dominata da due fornici rievoca il minimalismo coloristico di Sol LeWitt) che pare relazionarsi alla psiche e ai gesti del Santo: da qui il cromatismo sempre cangiante – di forte impatto il rosso demoniaco – simbolo del dover ri-scegliere difronte a mutate prospettive. Verso la fine, il Credo di Antonio prorompe solo dopo l'ascolto dell'ebanista (lo shout dell'eccelso Charles Williams), che ricorda come Gesù "use to model little birds": torna dunque l'idea (un po' nirvanica) di Natura – effigiata all'inizo dagli uccelli (quasi origami lignei), sostenuti dal coro che invadeva la platea – opposta alla pochezza umana, pochezza visibile dal cielo dove si libreranno Antonio con il suo alter ego ermafrodito Ilario (la tentazione erotica in Temptation ha una veste sia femminile, sia maschile), al di sopra di un pulviscolo di luci, visione aerea di una metropoli odierna, "bazar di credenti".
Interpreti: St. Anthony: Carl Hancock Rux; Ilarion: Helga Davis. Ensemble: Stephaniie Battle, Bukanla, Aleta Hayes, Darrin Frisby, Marcelle Lashley, Angela Kismet Lyles, Gloria Mcneal, Conrad Neblett, Josette Newsam, James Staten, Jason Walker, Charles Williams, leoonard Wooldridge, Chistalyn Wright
Regia: Robert Wilson; co-regìa: Ann Christin Rommen
Scene: Robert Wilson
Costumi: Geoffrey Holder
Orchestra: Band leader, chitarra e voce: Toshi Reagon; Chitarre: Judith Casselberry, Adam Widoff; Basso: Fred Cash jr.
Batteria: Robert Burke; Percussioni: Annette A. Aguilar
Direttore: Bernice Johnson Reagon
Maestro Coro: Training dell'ensemble vocale: Charles Williams
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