Violoncelli & Clessidre
La lituana Janulyte, compositrice di 'musica monocroma', sulla ribalta del RomaEuropa
Recensione
classica
Il RomaEuropa dedica anche quest'anno un appuntamento alla combinazione musica-immagine: un concerto visuale firmato dal binomio Juste Janulyte-Luca Scarzella, compositrice lituana la prima, regista e video-artista italiano il secondo, proposto in prima italiana in coproduzione con il Gaida Festival di Vilnius. Sandglasses, Clessidre, sovrappone due distinti processi, una saturazione sonora innescata da quattro violoncelli - e incrementata dall'intervento dell'elettronica dal vivo curata da Michele Tadini - le cui emissioni, da un sovracuto instabile e frusciante, scivolano gradualmente verso il grave; una parabola visiva, proiettata sui quattro cilindri-clessidre di tulle (contenenti i quattro strumentisti), che fa solidificare una materia non definita, sabbia o forse meglio acqua, prima della dissoluzione finale. L'esperienza di immersione audio-visiva fa perno anche su una traiettoria che attraversa una fase saliente comune, marcata dallo sdoppiamento di corpo/immagine degli esecutori nei cilindri: forse si arriva tardi, nel dispiegarsi temporale complessivo di questa esperienza (in tutto poco meno di un'ora), a questo acme, ma è decisamente apprezzabile la continuità sonora del processo, che arriva ad estrarre l'ultima frequenza dal magma con una gradualità magistralmente priva di fratture, così come l'asciutta e unitaria costruzione del processo tanto visuale quanto gestuale (gli esecutori non compiono gesti performativi discontinui, e tutto - parte visuale compresa - viene controllato in tempo reale e interattivamente). Nonostante il rigore nella ricerca di un poco spettacolare continuum, il pubblico ha dimostrato di apprezzare la proposta, nonché la perizia realizzativa di tutti gli esecutori (musicali e visuali).
Interpreti: violoncellisti del Gaida Ensemble regia video Luca Scarzella live electronics Michele Tadini, Antonello Raggi
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