Le recensioni della prima esecuzione assoluta di "Der Rattenfanger", avvenuta a Graz nel 1987, ne avevano spesso criticato la sua intricata trama e la faticosa lunghezza. La versione riveduta a cui abbiamo assistito a Vienna, invece, convince proprio per la simbiosi tra momento drammatico e musicale, con una regia che si muove negli ambiti di una teatralità più asciutta, rinunciando agli eccessi tipici di molte regie operistiche. Il richiamo ai principi teorici di Brecht è molto forte, e anche le scenografie ricordano i precetti del maestro tedesco. I luoghi della vicenda vengono solo accennati, caratterizzati da alcuni elementi, ma non proposti sulla scena in modo realistico: le strutture di metallo e legno si ispirano alle utopie architettoniche del costruttivismo sovietico degli anni Venti, gli interni sono essenziali e i costumi delineano la funzione del personaggio senza sfoggio e sfarzo.
I cantanti si adattano bene a questa scelta di purismo registico, con chiarezza di esposizione e dizione e rinuncia a voluttà esibizionistiche, L'orchestra del teatro di stato di Darmstadt stupisce e ancora una volta ci convince il fatto che non è il gran nome che conta. La lettura quasi strutturale della partitura non solo ne chiarisce quasi sempre gli intenti, ma sottolinea in maniera efficiente tutte le sfumature drammatiche della vicenda, senza però scadere nel descrittivismo e soprattutto senza temere alcun eccesso, passeggiando dal pianissimo al fortissimo (purtroppo a volte coprendo il canto) lungo un arcobaleno inesauribile di timbri e impasti sonori.
Grazie a questo esemplare allestimento, la lunghezza, la complessità e l'intricato sviluppo dell'opera non hanno influito sulle facoltà ricettive del pubblico, che ha dedicato calorosi applausi al cast, in particolar modo al compositore e all'orchestra.
Interpreti: Der Rattenfänger John Pierce: der Stadtregent, Thomas J. Mayer, Divana, Jennifer Barrette Arnold; Maria, Diana Tomsche-Beikircher; Martin, Marian Olszewski; Elken, Elisabeth Hornung; Johannes, Sohn Andreas Wagner; Stina, Melanie Nawroth
Regia: Friedrich Meyer-Oertel
Scene: Hartmut Schörghofer
Costumi: Ulrike Rulle
Coreografo: Jo Ann Endicott
Orchestra: Orchester des Staatstheater Darmstadt
Direttore: Stefan Blunier
Coro: Kinderchor des Staatstheaters Darmstadt
Maestro Coro: André Weiss