Un Murder a tutto sbalzo

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Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
Ildebrando Pizzetti
12 Dicembre 2002
La defezione di una parte degli abbonati non ha tolto intensità e calore al successo del ritorno di "Assassinio nella cattedrale" al Teatro Verdi di Trieste, a distanza di ben quarantatre anni, un anno dopo la prima assoluta scaligera. L'ultima 'orazione funebre' ideata da Pizzetti si era giovata all'epoca di due voci imponenti: quella di Nicola Rossi Lemeni alla Scala, e quella del friulano Plinio Clabassi al Comunale di Trieste. Il sogno di mettere in musica il formidabile dramma di Eliot, accarezzato per oltre un ventennio da Pizzetti, trovò finalmente compimento alla fine degli Anni Cinquanta, allorché l'artista si avvicinava all'ottantina. Ne risultò uno spettacolo avvincente, valorizzato in modo decisivo anche dagli ingegnosi bozzetti di Zuffi e dalla regia sapiente e misurata di Margherita Wallmann. Le invenzioni e le soluzioni sceniche dell'epoca ci appaiono oggi decisamente molto moderne e poetiche al contempo, a giudicare dalle fotografie documentarie. Per lo spettacolo originario erano state spese con perfetta dosatura tutte le monete disponibili ed erano state evitate verosimili ambientazioni. Quel tipo di supporto scenico atemporale non poteva che aiutare la complessa partitura di Pizzetti, in cui sono impiegati recitativi declamati, ariosi, cori estesi, arcaismi salmodici, ritmi sghembi, caratterizzazioni di danza, interventi orchestrali e un sermone di alta emozione, che contribuiscono ad ergere, per novanta minuti, prima a bassa temperatura, poi a media temperatura, il monodramma dell'arcivescovo Thomas Becket, il protagonista assoluto, dialogante con quattro gruppi corali: i tre preti, le due corifee popolane, i quattro subdoli tentatori e i quattro cavalieri che alla fine lo assassineranno votandolo al martirio perpetuo, a quel martirio che è già nell'aria sin dall'inizio del primo atto. A giudicare dagli esiti di questo nuovo allestimento triestino si può proprio dire che quarant'anni fa scenografi e registi erano spesso più moderni e audaci di quelli attuali. Ulderico Manani, che ha ideato per questa edizione di "Assassionio nella cattedrale" regia, scene, costumi e luci, ci è parso assai convenzionale: la sua cattedrale gotica è fotografica; la ridda corale si agita troppo, dimenandosi in movimenti superflui; i colori sono talora usati all'eccesso e le cotte dei prelati abbagliano con le loro tinte circensi. Il clima di velata tregenda che la partitura promana dovrebbe essere aiutato da linearità, da stilizzazione dei segni scenici, da colori meno violenti; in tal modo raggiungerebbe lo scopo che si era prefisso Pizzetti, quello di offrire una sacra rappresentazione tragicamente tragica avvolta in una sorta di ieratica staticità, di assenza di ambientazione storica. Ad ogni modo anche la convenzionalità può essere accettabile, a patto che sia coniugata a forze vocali di rilievo. E, grazie al cielo, erano tutte impeccabili, a iniziare da Ferruccio Furlanetto, basso magistrale che ha incarnato la figura dell'arcivescovo con altissima professionalità vocale e attoriale, e da Alessandra Rezza, magnifica corifea dalla voce piena e drammatica. Ma bravissimi sono stati anche tutti gli altri interpreti: Orsolini, Feltracco, Di Gioia, Morace, Piccoli, Fiocchi, Riva, Di Cristoforo, Di Vico. Superbo il coro, istruito da Marcel Seminara. E, infine, grande merito per la riuscita di questo non facile lavoro spetta a Donato Renzetti, che ha guidato l'insieme con sentita partecipazione e accuratissimo zelo. Successo caloroso e applausi prolungati.

Note: Nuovo allestimento del Tetaro Lirico "G. Verdi" di Trieste

Interpreti: Ferruccio Furlanetto / Enzo Capuano, Aldo Orsolini, Francesco Piccoli, Gianpaolo Fiocchi, Riccardo Zanellato, Carlo Di Cristoforo, Antonio Feltracco, Donato Di Gioia, Filippo Morace, Alessandra Rezza / Elmira Veda, Dionisia di Vico / Giovanna Lanza

Regia: Ulderico Manani

Scene: Ulderico Manani

Costumi: Ulderico Manani

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste

Direttore: Donato Renzetti

Coro: Coro del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste

Maestro Coro: Marcel Seminara

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