Un Jarrett intenso alla Fenice (con piccolo imprevisto)
Nell'atteso concerto in solitaria alla Fenice, dopo una prima parte molto ispirata, Keith Jarrett si infortuna leggermente alla mano, ma riprende subito il concerto, tra lirismo e colori blues. Pubblico in visibilio, tre bis, solo un flash malandrino strappa il pianista dalle onde di applausi. Ormai un "classico", in ogni senso.
Recensione
classica
Attesissima in un tempio della lirica come la Fenice, la performance solitaria di Keith Jarrett non ha deluso le aspettative, con tutte le virtù e i vizi che questo comporta. Teatro esaurito da tempo, un clima di sottile tensione per la consueta serie di divieti (bandite foto, registrazioni, disturbi di varia natura), il pubblico trattiene anche il fiato per buona parte del primo tempo, poi è lo stesso pianista che invita tutti a un maggiore relax. L'inizio è un piccolo sogno di arpeggi sovrapposti che si frammentano progressivamente, a volte con toni impressionisti, altre volte con rigore quasi bachiano. Diversamente dalle epiche cavalcate della tastiera dei suoi concerti più celebri, Jarrett preferisce oggi lavorare su episodi definiti, la ballad, l'ostinato gospel, il rapinoso giro di bop, l'esplorazione armonica meditabonda. Per tutto il primo tempo il musicista è ispiratissimo, concentrato e voglioso di esplorare, sia pure dentro forme ormai familiari. Dopo l'intervallo la fantasia appare meno convincente, Jarrett si lancia poi in un brano veloce e si infortuna leggermente ad una mano. Breve interruzione, tutti con il fiato sospeso, ma si va avanti, dapprima "scaldandosi" con una lettura (con tanto di spartito) di un estratto da Mikado di Gilbert and Sullivan, poi ancora con una ballad malinconica e un boogie, prima dei bis, My Wild Irish Rose, una densa Stella By Starlight e Blossom, ripescata dal repertorio del suo quartetto "europeo" con Jan Garbarek. Il pubblico in visibilio spera nel quarto bis, ma qualcuno "contravviene" alle regole, partono un paio di flash e Jarrett scompare rapido tra le quinte. Tutti comunque ampiamente soddisfatti!
Interpreti: Keith Jarrett piano solo
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