Un coro da toccare

Al Radialsystem di Berlino il "Requiem tedesco" di Brahms in forma scenica

foto Matthias Heyde
foto Matthias Heyde
Recensione
classica
Radialsystem V
11 Febbraio 2012
Ma dov'è il coro? Il pubblico al Radialsystem, in attesa del "Requiem" di Brahms, ha un attimo di perplessità. Per trovarsi poi faccia a faccia con i cantanti in abiti casual, che vengono così vicini che si potrebbero toccare. Da soli o in gruppi si muovono per tutta la sala anziché stare immobili su un palcoscenico. Fissano gli spettatori e li sfiorano, mentre cantano "Beati quelli che quaggiù soffrono perché saranno consolati". Il Rundfunkchor di Berlino, riconosciuto in tutto il mondo per la sua eccellenza artistica, con il suo direttore inglese Simon Halsey coinvolge il pubblico in esperienze nuove. Organizza i 'Mitsingkonzerte' con 1.300 partecipanti non professionisti alla Philharmonie di Berlino, fa cantare manager nel 'LeaderChor' e realizza numerosi progetti per ragazzi. Con il 'human requiem', proposto in forma scenica dal drammaturgo Jochen Sandig e da membri della compagnia di danza Sasha Waltz & Guests, il Rundfunkchor è riuscito nuovamente a gettare un ponte verso il suo pubblico. I presenti in sala hanno percepito immediatamente l' impatto fisico del canto. Grandi anche i solisti, il soprano Marlis Petersen e il baritono Konrad Jarnot. La riduzione per coro misto, solisti e pianoforte a quattro mani - una trascrizione originale del compositore - ha evocato un'atmosfera più intima rispetto alla solita versione per orchestra. Nonostante il brano sia conosciuto con il titolo 'Requiem tedesco' lo stesso Brahms preferiva parlare di 'Requiem umano'. Anche gli spettatori al Radialsystem hanno vissuto la musica come un'esperienza comune che supera confini tra paesi e religioni. Invece di scrivere una messa funebre che seguiva la liturgia della chiesa cattolica Brahms volle dare conforto ai viventi. A tutt'oggi ci fa riflettere sull'esistenza transitoria dell'uomo, sul lutto e sul superamento del dolore. Così la morte diventa parte della vita. Sandig ne fa quasi un gioco innocente, quando i cantanti si dondolano su altalene che pendono dall'alto soffitto dell'ex impianto di pompaggio. Per la registrazione di 'Ein Deutsches Requiem' con i Berliner Philharmoniker sotto la direzione di Simon Rattle il Rundfunkchor nel 2008 ha ricevuto un premio 'Grammy'.

Interpreti: Marlis Petersen, soprano Konrad Jarnot, baritono Phillip Moll, pianoforte Phillip Mayers, pianoforte

Coro: Rundfunkchor Berlin

Maestro Coro: Simon Halsey

Luci: Jörg Bittner, Thomas Herda

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