Très bien per diciotto musicisti
Al Bozar di Bruxelles un brano storico di Steve Reich
Recensione
classica
Music for eighten musicians, scritto da Steve Reich tra il 1974 e il 1976, è uno dei monumenti storici della musica minimale; un brano dalla forma estremamente complessa, ben diversa da certe versioni banalizzate e banalizzanti di questo stile musicale che oggi si ascoltano in Italia e non solo. Il valore di questo brano, ma anche il fascino soggiogante che esso può esercitare sull’ascoltatore, sono stati ben rappresentati da questa esecuzione dell’Ensemble Ictus in collaborazione con le vocaliste di Sinergy Vocals. In questo concerto ci hanno colpito l’estrema precisione dell’esecuzione, la capacità di rendere correttamente ogni sfumatura di questa partitura non facile, l’energia gestuale di ciascuno degli esecutori. Ottima l’iintesa tra l’Ensemble Ictus e Sinergy Vocals, due gruppi hanno già collaborato più volte anche per alcune incisioni discografiche. Sinergy Vocals è peraltro un gruppo che da anni è tra i migliori interpreti del lavoro di Steve Reich. La composizione è acustica, salvo che per l’uso dei microfoni per la diffusione della musica; anche sotto questo aspetto il concerto è stato notevole, con una regia del suono che ha valorizzato la bella acustica della sala principale del Bozar. Non essenziali ma piacevoli anche gli effetti luce associati all’esecuzione, con delle cangianze di colore che hanno rappresentato correttamente la metafora visiva di questo brano e di molta musica minimale, vale a dire quello del caleidoscopio, con i mutamenti armonici e timbrici in primo piano. Sala gremita e pubblico entusiasta.
Interpreti: Ictus, Synergy Vocals
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