La presenza nel cartellone della Royal Opera House di "Sweeney Todd", il lavoro di Stephen Sondheim originato per Broadway nel 1979, non poteva mancare di suscitare polemiche. Come ci si poteva aspettare, i difensori della cultura si sono levati in massa, protestando contro quello che viene visto come un altro segno del costante declino degli standard culturali: un musical sul sacro palcoscenico del Covent Garden.
Ma "Sweeney Todd" è sicuramente uno di quei casi che mettono in evidenza come l'accettata percezione della differenza tra alta e bassa cultura si basa generalmente su etichette piuttosto che su contenuto, e la presente produzione, originata alla Lyric Opera di Chicago, non può che essere vista con favore nel contesto del futuro del teatro musicale, in particolare dell'opera, perché il lavoro di Sondheim è un brillante esempio di integrazione di musica e dramma, di virtuosismo testuale e raffinato uso della tradizione musicale. I suoi modelli non sono tanto Cole Porter o Richard Rodgers, quanto Stravinsky, Shostakovich e Britten, e il lavoro può insegnare una cosa o due a quanti ambiscono a scrivere opera contemporanea.
Al di là delle elaborazioni intellettuali, questo è teatro di prima classe, con performances indimenticabili da parte di Thomas Allen nei panni del barbiere demoniaco e di una eccezionale Felicity Palmer in quelli di Miss Lovett (chi è che dice che i cantanti d'opera sono pessimi attori?), e dell'intero cast: la parodia britteniana di Robert Tear nei panni di Beadle è un esempio della miscela di ironia, comicità, tragedia e satira sociale preservate nella misurata produzione di Neil Armfield. Paul Gemininani, collaboratore di Sondheim e direttore musicale della produzione originale, dirige l'orchestra della Royal Opera House. Semplicemente splendido.
Note: Nuovo allestimento
Interpreti: Sweeney Todd, Thomas Allen; Mrs Lovett, Felicity Palmer; Anthony Hope, William Dazeley; Johanna, Rebecca Evans; Tobias Ragg, Doug Jones; Judge Turpin, Jonathan Veira, The Beadle, Robert Tear; Pirelli, Bonaventura Bottone; Beggar Woman, Rosalind Plowright; Jonas Fogg, Matthew Roses
Regia: Neil Armfield
Scene: Brian Thomson
Costumi: Tess Schofield
Coreografo: Denni Sayers
Orchestra: Orchestra della Royal Opera House
Direttore: Paul Gemignani
Coro: Coro della Royal Opera House