Suoni tedeschi a Ravello

Successo per Kent Nagano con la Deutsches Symphonie Orchester

Recensione
classica
Ravello Festival Ravello
09 Luglio 2017
Kent Negano rema controcorrente, in un mondo di retorica e stili ricreati. La sua musica aspira all'equilibrio, alla perfezione, costruita con esattezza millimetrica, senza sbavature. Tutto braccio e dominio tecnico. Un prodigio di pulizia e virtuosismo, che colpisce proprio per gesto e compiutezza plastica. Sorveglia con rigore l'espressione emotiva affidando il tutto ai tempi giusti, calibratissimi, nei contrasti fra le parti e il tutto. Negano al Ravello Festival 2017 si presenta con la Deutsches Symphonie Orchester Berlin come uno straordinario dominatore di forme, volumi, colori e intrecci timbrici. In una manciata di minuti dispiega i lunghi temi dell'Andante con moto della Sinfonia N. 3 Op. 56 di Felix Mendelssohn, ricchi di sfumature timbriche e dolcezze espressive. Magnifico l'Adagio a tratti drammatico nei crescendo. Veloce e leggero l'Allegro finale in cui Negano ricompatta archi, fiati ed ottoni in un'unica maestosa cavalcata in avanti, incantando, vitalissima. Fantastica l'orchestra. Entra non poco sottovoce, quasi a voler prendere le misure con il belvedere di Villa Rufolo, la luna e la brezza, la violinista Arabella Steinbacher, di straordinario virtuosismo, anche qui calibrato, di taglio affilato più che meccanico fino all'impercettibile. Negano la segue, le dà respiro in un'interpretazione aguzza, spigolosa del Concerto Op. 77 di J. Brahms. Il timbro è spesso bello ma quando scende di registro si sente poco, funzionando comunque nel concreto. Più fluida già subito dopo la cadenza nell'Allegro iniziale. Coerente con le interpretazioni tradizionali, avvolta da un'orchestra equilibratissima, inappuntabile, il violino lo suona con timbro suadente, forse manca un po' di malia. Rimane certo, lo slancio giovanile e la robusta professionalità come nel ritmico finale e nel virtuosistico bis. I due bis dell'orchestra suonano importanti, con soave tenuta sinfonica l'intermezzo di F. Schubert da "Rosamunda", si esalta poi nella magnetica ouverture delle "Nozze di Figaro" di W. A. Mozart, quanti di noi incantati saremmo volentieri rimasti per tutti gli atti che avrebbero seguito. Pubblico festoso con volume insolito da quelle parti, a conferma che la macchina, a Ravello, funziona.

Note: foto Pino Izzo

Interpreti: Arabella Steinbacher violino

Orchestra: Deutsches Symphonie Orchester Berlin

Direttore: Kent Negano

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