Sciarrino ieri e oggi

Al Maggio la monografia di Contempoartensemble

Recensione
classica
Maggio Musicale Fiorentino Firenze
09 Maggio 2015
Era dedicato quest'anno a Salvatore Sciarrino il concerto realizzato nel Saloncino della Pergola da Contempoartensemble diretto da Vittorio Ceccanti, per il 78° Maggio Musicale Fiorentino, e si è confermata la qualità di questo ensemble anche in quella particolare delicatezza di tratteggio che il compositore siciliano esige. Due le prime italiane, “Gesualdo senza parole” (2013) e “Le stagioni artificiali” (2006). Nel primo brano, Sciarrino torna a avvolgere nelle sue sonorità preziose gli intrecci polifonici, privati di parole ma non della loro articolazione metrica, di un suo grande amore, Gesualdo da Venosa, nella linea a lui cara della reinvenzione di musica antica (tornano alla mente le derivazioni da Claude Le Jeune di “Luci mie traditrici”). Nel secondo affida ad un più variegato e ricco ensemble di corde, legni e percussioni uno sfondo scabramente tintinnante su cui si staglia nel violino solista (l'ottimo Duccio Ceccanti), e si dissemina fra gli altri strumenti, in declinazioni timbriche rabbrividenti, una cantilena a suo modo “naturalista”, e il pensiero va proprio agli uccelletti vivaldiani delle Stagioni per antonomasia, ma trasalenti nella velata e sommessa minaccia di una qualche apocalisse. Era invece un gradito ritorno al primo Sciarrino la Aspern Suite (1979) per soprano e strumenti, fantasmagorica sintesi del lavoro teatrale da Henry James (ambientato in un palazzo veneziano in rovina in cui si muovono i fantasmi del passato) creato proprio ad un Maggio di tanti anni fa, il 41.mo. Protagonista vocalmente impeccabile, ma soprattutto emozionante evocatrice di queste inquietanti atmosfere james-sciarriniane, un giovane e straordinario soprano votato alle articolazioni più difficili e fini, Livia Rado. Successo ottimo con l'autore in sala.

Orchestra: Contempoartensemble

Direttore: Vittorio Ceccanti

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

La messinscena di Damiano Michieletto nata a Monaco nel ‘23 riproposta a Firenze con Zubin Mehta sul podio 

classica

Al Teatro Comunale prosegue con successo L’Anello del Nibelungo, sotto la bacchetta di Oksana Lyniv

 

classica

Al Bockenheimer Depot l’Oper Frankfurt riporta in scena Melusine, opera giovanile di Aribert Reimann