"Rigoletto" maschilista

A Liegi successo per la regia di Stefano Mazzonis

Recensione
classica
Opéra Royale de Wallonie, Liegi, Belgio
Giuseppe Verdi
15 Marzo 2015
Scavare nella psicologia dei personaggi, ma innanzitutto nelle intenzioni e convinzioni di Verdi stesso, è quello che si è proposto Stefano Mazzonis di Pralafera nell'allestire all'Opera di Liegi, di cui è pure direttore generale e artistico, una nuova edizione del Rigoletto. Quindi nessuna nuova ambientazione, le scene anzi sono volutamente copie delle prime edizioni, col supporto però di luci decisamente moderne negli effetti e molto efficaci. Ma piccole variazioni sottolineano una lettura dell'opera come soprattutto rappresentazione di deprecabili comportamenti da “macho”, anche sotto vesti nobili, di maschi egoisti, aggressivi, autoritari e ingannatori senza scrupoli per raggiungere i loro scopi. Questa è la ragione per cui Stefano Mazzonis ha voluto così, ad esempio, che il coro fosse formato soltanto da uomini, anche se alcuni travestiti da cortigiane. Gli interpreti poi sono alcuni dei migliori oggi sulla piazza per Rigoletto: da un Leo Nucci che a 73 anni sfoggia una voce che sembra ben più giovane e un'interpretazione, come al suo solito, profonda e toccante; a una Desirée Rancatore, pure ormai specialista della parte, che non si risparmia e affronta con passione i passaggi tecnicamente più difficili, con una voce ormai matura per affrontare altri ruoli, per cui infatti si sta preparando. Per loro è un crescendo di consensi, con la richiesta di bis, concesso, dell'aria “Si, vendetta, tremenda vendetta”. Manca di spessore, se non di voce, invece il Duca di Mantova di Gianluca Terranova mentre ha un tono troppo nobile per il personaggio lo Sparafucile di Luciano Montanaro. La direzione dell'Orchestra, affidata al maestro Renato Palumbo, è infine inizialmente altalenante, più precisa nei movimenti lenti, ma poi ben salta bene nel crescendo drammatico finale.

Note: Scene realizzate da Scenografie Sormani-Cardaropoli Srl di Milano, costumi realizzati da Fernand Ruiz

Interpreti: Leo Nucci (Rigoletto), Désirée Rancatore (Gilda), Gianluca Terranova (Il Duca di Mantova), Luciano Montanaro (Sparafucile), Carla Dirlikov (Maddalena), Patrick Delcour (Marullo), Alexise Yerna (La Contessa di Ceprano).

Regia: Stefano Mazzonis di Pralafera

Scene: Stefano Mazzonis di Pralafera

Costumi: Stefano Mazzonis di Pralafera

Orchestra: Opéra Royal de Wallonie-Liège

Direttore: Renato Palumbo

Coro: Opéra Royal de Wallonie-Liège

Maestro Coro: Marcel Seminara

Luci: Michel Stilman

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