Opera in movimento

Un allestimento su un treno in corsa è un esperimento sulla percezione.

Recensione
classica
Treno
Olga Neuwirth
29 Maggio 2009
Il pubblico si raccoglie alla testa del binario di una stazione. Segue una breve scena introduttiva che sfrutta al meglio le potenzialità offerte dal luogo, cabine telefoniche e ascensori inclusi. E poi tutti in carrozza, si parte: Undine geht, (Undine va, parte), questo il titolo di un peculiare esperimento di teatro (musicale) sviluppato dalla regista Helga Utz su un testo di Ingeborg Bachmann e musica di Olga Neuwirth. Sul programma di sala figura anche il nome del macchinista, e infatti lo spettacolo sarà a bordo di un treno metropolitano degli anni ’60, che per circa 90 minuti vagherà per la città. I temi del racconto della Bachmann (critica alla società patriarcale e problematica delle relazioni uomo-donna) non sono che un pretesto. I suoni elettronici della Neuwirth (che a volte si mischiano in maniera imprevedibile con i rumori del treno e del movimento), i collage surreali di scene che dentro il treno accompagnano il pubblico, o che da fuori en passant e inaspettati lo sorprendono, creano polifonie di spazi e movimenti che invitano e spingono a una percezione altra. È un’esperienza di forte impatto, avvincente e stimolante fino alla fine, trovarsi in un treno in corsa a guardare le cose e i luoghi conosciuti e “sconosciuti” come mai prima si era fatto. E in questo il progetto è ben riuscito. È un teatro musicale privo di canto, con gli attori che salgono e scendono durante la corsa, che vagano tra i vagoni, che si ritrovano all’improvviso nello spazio urbano e si lasciano intravedere dai finestrini. È un’impresa di cordinazione non da poco, quella riuscita a Oper Unterwegs, una nuova compagnia viennese di teatro musicale che ha deciso di dedicare la sua ricerca artistica all’integrazione di spazio urbano ed estetica della percezione.

Interpreti: Compagnia: Oper Unterwegs JAN KONIECZNY / JESSICA RUST / JOHANNA DIEKMEYER / JOSEPHINE FABIAN / MARTIN HEMMER / FELIX JEITER / SUSANNE LITSCHAUER / EVA SAKALOVA, WALTHER SOYKA

Regia: Helga Utz

Scene: Thomas Unthan

Costumi: Thomas Unthan

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.