Il Simon Boccanegra ad Anversa, ovvero come far rivivere e attualizzare un’opera con intelligenza e coraggio. Le scelte del giovane regista David Hermann inizialmente spiazzano, ma pian piano rivelano uno studio approfondito della psicologia dei personaggi e ricchezza di riferimenti artistici e architettonici italiani. E la mescolanza di antico e moderno negli abiti e nei decori assume sempre più senso in un allestimento di stampo onirico dove tutto può contemporaneamente essere presente, ad esempio con Gabriele Adorno che passa dal chiodo in pelle nera alla tenuta da antico romano per finire con quella di borghese in abito scuro per sottolineare l’evoluzione del personaggio. Il giovane innamorato è interpretato dall’uzbeko Najmiddin Mavlyanov, tenore d’impeto, dalla buona dizione italiana che conquista applausi a scena aperta. Tutt’altra storia l’interpretazione di Nicola Alaimo nel ruolo-titolo che ha invece i suoi momenti migliori, più che come corsaro-doge, quando esterna con lievità il suo amore per la ritrovata figlia Amelia, interpretata dal dotato soprano greco Myrtò Papatanasiu, peccato solo che quest’ultima invece canti in modo poco comprensibile. Nel ruolo di Jacopo Fiesco si fa apprezzare anche il cinese Liang Li, anche se non sembra a suo agio nelle note più basse, ed in quello di Paolo Albiani il baritono Gezim Myshketa, in un cast nel complesso di buon livello e che il piccolo teatro di Anversa mette in valore. Cosi come è buona la prestazione sia del coro che dell'orchestra, entrambi puntuali e misurati, senza mai cadere in sottolineature eccessive. Scene di grande impatto sono quelle che si ispirano all'Ultima Cena di Leonardo, e dove Amelia sembra la Madonna, ed il finale con Simon Boccanegra morente che si ricongiunge al fantasma della sua Maria.
Note: Coproduzione con Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Badisches Staatstheater Karlsruhe et l'Opéra Orchestre National Montpellier.
Interpreti: Simon Boccanegra (Nicola Alaimo - Kiril Manolov), Amelia Grimaldi (Myrtò Papatanasiu), Jacopo Fiesco (Liang Li), Gabriele Adorno (Najmiddin Mavlyanov),
Paolo Albiani (Gezim Myshketa - Aris Argiris), Ancella di Amelia (Raehann Bryce-Davis), Pietro (Evgeny Solodovnikov)
Regia: David Hermann
Scene: Christof Hetzer
Costumi: Christof Hetzer
Orchestra: Symfonisch Orkest Opera Vlaanderen
Direttore: Alexander Joel
Coro: Koor Opera Vlaanderen
Maestro Coro: Luigi Petrozziello
Luci: Fabrice Kebour