Onde baltiche bagnano la Biennale
Janulyté e Tally con Stravinkij e Nono inaugurano la Biennale Musica 2008
Recensione
classica
Si apre nel migliore dei modi la prima Biennale Musica sotto la direzione di Luca Francesconi, che ha costruito il ricco cartellone nell'intento di riflettere sul rapporto tra radici e futuro nella musica del nuovo millennio.
Nello splendido spazio delle Tese dell'Arsenale veneziano, il primo concerto ha accostato felicemente lo Stravinskij del "Canticum Sacrum ad honorem Sancti Marci nominis" e il Luigi Nono di "No hai caminos, hay que caminar... Andrej Tarkkowskij" a due lavori di compositrici baltiche, la lituana Juste Janulyté e la estone Mirjam Tally.
In particolare la prima, cui spettava il compito di rompere il ghiaccio, ha dimostrato anche per orchestra l'equilibrio e l'organicità di una scrittura "monocromatica" dalla forte componente evocativa, avvolgendo il pubblico con le cangianti note prive di attacco di "Textile" [2008]. In un inesorabile, seppur conciso, slittamento di piani sonori, la sua musica ha convinto appieno.
Un po' più da definire resta invece la personalità della collega Tally, che ha comunque dimostrato con "Turbulence" [2006] di sapere approcciare l'organico orchestrale con originalità di colori, ultilizzando anche la chitarra elettrica, ma non - peccato - la elaborazione elettronica in tempo reale che il pezzo consente.
Lavoro legato a Venezia, il "Canticum" stravinskijano, severo e multiforme, è stato affrontato con buona intensità, mentre la meravigliosa composizione di Nono - spazializzata in differenti piccoli palchi - è sembrata a tratti un po' soffrire della disabitudine dell'Orchestra della Fenice - la bacchetta era quella "garantita" di Eliahu Inbal - a questo repertorio. Applausi convinti e ottimi auspici! Intanto teniamo d'occhio le due ragazze del nord!
Interpreti: Yi Jie Shi - tenore Vito Priante - basso
Orchestra: Teatro la Fenice
Direttore: Eliahu Inbal
Coro: Teatro la Fenice
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