Nel luna park della storia

Cast convincente e messa in scena vivida, fedele e precisa.

Recensione
classica
Volksoper Vienna
Ernst Krenek
24 Gennaio 2009
Dopo le recite estive sul palco all’aperto del lago di Bregenz, arriva a Vienna in versione indoor la produzione di Kehrhaus um St. Stephan diretta da Michael Scheidl, regista che ha già curato vari allestimenti di opere di Krenek. Il successo estivo si ripete. Nel tematizzare la “Danse macabre” e lo sfacelo della monarchia asburgica negli anni successivi alla prima guerra mondiale, Krenek sceglie la forma della satira. Scheidl però rinuncia a processi di attualizzazione, sebbene asserisca che “quello che Krenek allora definiva una satira, oggi è il documentario della nostra società, sfruttatrice, senza scrupoli e avida di denaro e potere”. Nel condurre in modo preciso i personaggi, la regia disegna figure vive e universali e le fa agire in una dimensione teatrale che nell’alternare bozzetti scenici autonomi, ma collegati, ricorda il tunnel degli orrori del luna park. Seguendo minuziosamente l’aspetto musicale della partitura, l’azione è sempre trasparente e, fondamentale e grazie al notevole cast degli interpreti, il testo cantato risulta chiaro e comprensibile. Krenek vuole lasciare aperti spiragli di speranza e crea una drammaturgia piena di contrasti: malinconia e umorismo, ottimismo e rassegnazione, nostalgia e senso del futuro. L’aver illustrato sulla scena queste contraddizioni senza cadere nella trappola dell’eclettismo e della superficialità è uno dei pregi di questo allestimento. L’orchestra della Volksoper si muove con disinvoltura e cura dei dettagli tra i meandri polistilistici di questa partitura, che alterna, tra le altre cose, canzone popolare e forme canoniche senza soluzione di continuità.

Note: Cooproduzione con i Bregenzer Festspiele. Simona Eisinger ha sostituito l'ammalata Andrea Bogner.

Interpreti: Roman Sadnik, Sebastian Kundrather, Albert Pesendorfer, Christian Drescher, Simona Eisinger, Gerhard Ernst, Sebastian Holecek, Michael Kraus, Wolfgang Gratschmaier, Elisabeth Flechl, Elisabeth Wolfbauer, Lars Woldt, Edgard Loibl

Regia: Michael Scheidl

Scene: Nora Scheidl

Costumi: Nora Scheidl

Corpo di Ballo: Corpo di ballo della Wiener Volksoper

Coreografo: Florian Hurler

Orchestra: Orchestra della Wiener Volksoper

Direttore: Gerrit Prießnitz

Coro: Coro della Wiener Volksoper

Maestro Coro: Michael Tomaschek

Luci: Markus Holdermann

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.