Napolitano presenta Rigoletto in tv

Da Mantova con Domingo come protagonista

Recensione
classica
Il sabato sera su Raiuno, in prima serata, invece di una gara di ballo un’opera di Verdi e a presentarla è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano! Beh, allora c’è ancora qualche speranza per la cultura nel nostro Paese…D’accordo, l’”evento”, come si dice, capita una volta ogni dieci anni (“Tosca nei luoghi e nelle ore di Tosca” è del 1992, “La Traviata à Paris è del 2000) ma stavolta il visionario Andrea Andermann ha di nuovo fatto centro. Il 4 settembre alle 20,30 su Raiuno, in diretta da Mantova, nei luoghi immaginati dalla fantasia di Verdi e Piave, in collegamento con 141 Paesi (audience previsto 1 miliardo di spettatori) va in onda” Rigoletto” con Placido Domingo nel ruolo del protagonista, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Zubin Mehta, la regia di Marco Bellocchio, la fotografia di Vittorio Storaro, e le voci di Vittorio Grigolo (il Duca), Julia Novikova (Gilda), Nino Surguladze (Maddalena) e Ruggero Raimondi (Sparafucile). Il secondo atto andrà in onda domenica 5 alle 14, il terzo domenica 5 alle 23,15.
Visitare il set dei luoghi mantovani vuol dire scoprire come la tecnologia giochi a nascondersi e a stupire: il primo atto si svolge nella Sala dei cavalli di Palzzo Te e dietro gli arazzi dei Gonzaga ricostruiti dall’atelier della Scala ci sono cavi e monitor, nella casa di Rigoletto (ricostruita nel giardino di Palazzo Te), accanto all’arcolaio di Gilda c’è una telecamera nascosta in un mobiletto, le sale di Palazzo Ducale ospitano il secondo atto e i soffitti sono coperti da velature per migliorare l’acustica, il finale sul Mincio è alla cosiddetta Rocca di Sparafucile dove si scatenerà un (finto, si spera) temporale. E l’Osn Rai suona a qualche chilometro di distanza, al Teatro Bibiena, con cuffie e monitor. “Non l’avrei fatto con nessun altro cantante – assicura Andermann che con Domingo aveva già realizzato “Tosca” – se Placido mi diceva di no il progetto non sarebbe mai decollato. Sei mesi fa, alla Scala, me lo ha cantato tutto in un camerino e mi ha dato il suo ok. Un’operazione del genere si può fare solo in Italia con la Rai: gli italiani sono casinisti, ma poi fanno miracoli”. Domingo è un po’ stanco e l’umidità notturna del Mincio non aiuta la voce, ma racconta con emozione: “La cosa più difficile è mantenere la tensione e l’attenzione in tre momenti separati in due giorni e ho paura di commuovermi davvero, piangendo veramente alla morte di Gilda”. E l’ultimo coupe de theatre di Andermann è che a presentare l’opera, prima della messa in onda sarà Giorgio Napolitano. E mentre Mehta accusa Bondi di non aiutare la cultura in Italia, il fatto che ci sia il presidente della Repubblica a parlare di Verdi, almeno psicologicamente, è un bel segnale per chi in Italia fa cultura. Rigoletto verrà poi trasmesso su Radiotre il 12 settembre alle 21.

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