"Mireille" in formato cartolina
Apre la nuova stagione dell'Opéra de Paris. Joel firma la regia
Recensione
classica
Con l'arrivo di Nicolas Joel all'Opéra de Paris, niente è sopravvissuto dell'era Gerard Mortier: dal sito Internet al grafismo delle locandine. Si volta pagina come ha tenuto a precisare questa produzione di "Mireille" tanto attesa.
Innanzi tutto, la scelta dell'opera non lascia dubbi: è proprio l'essenza di quel teatro lirico, da sempre tanto corteggiato da Joel quanto detestato da Mortier. E poi certo c'è la regia. Che il nuovo "patron" dell'Opéra national de Paris ha firmato a dispetto di polemiche cruenti sul doppio incarico. Joel estremizza a Parigi un realismo post-pizziano esibito senza alcuna forma di complesso. Campi di grano con spine gongolanti, Taven rappresentata come le vecchie streghe dei libri di fiabe, il mare con le onde, la casa colonica provenzale con le lunghe tavole imbandite, la chiesa come se ne vedono ancora in cartolina... Nell'universo di Joel, non c'è posto per l'evocazione. Figuriamoci, per la stilizzazione simbolica.
La lettura di Joel spiazza, perché tanto ci riporta indietro nel tempo. Purtroppo, ha il torto di apparire quasi come una provocazione (e forse lo è), appesantendo la musica. Che riposa invece su un lavoro originale e profondo di Marc Minkowski. Certo, avremmo forse gradito una maggiore leggerezza specie negli archi. Ma tutta la ricchezza della partitura è resa con intelligenza. Gounod ne esce valorizzato a giusto titolo. E i cantanti?Si era parlato tanto di Inva Mula che ha finito per deludere. Attrice pervasa, non ha camuffato certi limiti vocali, come un dubbio legato. Invece eccelso Charles Castronovo, vera star della serata. Franck Ferrari è sempre una garanzia. Invece Alain Vernhes è vittima di un'evidente usura.
Comunque, uno spettacolo da vedere. Il parterre di ministri ne ha accentuato l'eccezionalità.
Interpreti: Inva Mula, Charles Castronovo, Franck Ferrari, Alain Vernhes
Regia: Nicolas Joel
Scene: Ezio Frigerio
Costumi: Franca Squarciapino
Coreografo: Patrick Ségot
Direttore: Mark Minkowski
Luci: Vinicio Cheli
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