L'Olandese torna a Bologna
Dopo la prima italiana del 1877, il Comunale riprende lo spettacolo del 2000 di Kokkos
Recensione
classica
Come il suo vascello fantasma erra in eterno per i mari, così "L’Olandese volante" vive i suoi corsi e ricorsi nella Sala Bibiena del Teatro Comunale di Bologna: ma qui trova invece l’agognato porto! Prima italiana nel 1877, oggi, nel 2013, l’allestimento che Stephan Grögler ha ripreso da quello messo in scena nel 2000 da Yannis Kokkos, spettacolo che grazie al respiro delle sue prospettive, al vivo contrasto giocato tra realismo e stilizzazione (quasi a richiamare quello tra la materialità, ostentata dei marinai vivi e la spiritica presenza/assenza dell’equipaggio fantasma), all’illusione marina creata con video di semplicità ed efficacia tale da non sentire lo scarto con le più recenti possibilità tecnologiche, appare nuovamente in tutta la sua modernità.
Bologna passa così il testimone di questo emblematico 2013 dal "Macbeth" verdiano dell’inaugurazione all’"Olandese volante" wagneriano, affidato alla bacchetta di Stefan Anton Reck che ne fa emergere – confortato certamente da un testo che affonda le radici ancora agli inizi del lungo cammino operistico di Richard Wagner – il carattere più folclorico, festosamente ritmato, dei grandi pannelli di massa. Ma non ne soffrono i profondi e ampi respiri dei protagonisti che un felice destino ha voluto affidare a voci così belle e così amalgamate tra loro, capaci nel fluido passaggio tra languori, gioie illusorie e dolori estremi, di rivelare ciascuna le proprie specifiche qualità: la presenza imponente (senza venir meno all’eleganza) di Mika Kares nei panni del capitano, la passione e il coinvolgimento di Anna Gabler (Senta), fino a giungere a Mark S. Doss, nel ruolo del titolo, padrone della scena per statura scenica e un’interpretazione di intensissima profondità drammatica.
Interpreti: Mark S. Doss, Der Holländer Mika Kares, Daland Anna Gabler, Senta Marcel Reijans, Erik Gabriele Mangione, Der Steuermann Monica Minarelli, Mary
Regia: Yannis Kokkos, ripresa da Stephan Grögler
Scene: Yannis Kokkos
Costumi: Yannis Kokkos
Orchestra: Teatro Comunale di Bologna
Direttore: Stefan Anton Reck
Coro: Teatro Comunale di Bologna
Maestro Coro: Andrea Faidutti
Luci: Guido Levi
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