Le lacrime melodrammatiche
Prima europea del "Postino" con Domingo

Recensione
classica
La linea programmatica che il Theater an der Wien dedica al teatro musicale del Ventesimo e Ventunesimo secolo prosegue nella stagione in corso con la prima esecuzione europea di “Il postino” del compositore messicano Daniel Catán e con il pubblico in sala in lacrime. Potrebbe sembrare un aforisma nel segno del non-sense, invece è realtà. Ma andiamo per ordine.
Il soggetto dell’opera è conosciuto, tratto uno a uno dal racconto di Skármeta e dall’ononimo film di Michael Radford. La partitura, invece, è nuova, ma il senso del già ascoltato è sempre presente. Sia nell’uso dell’apparato orchestrale che in quello delle voci Catán emula Puccini. Qualche sfumatura è ispirata da Strauss e Debussy e altre suggestioni provengono dall’operetta, dal musical e dalla musica tradizionale latinoamericana. Per essere onesti, però, bisogna dire che Catán dichiara esplicitamente i suoi modelli in un’intervista stampata sul libretto di sala (cosa che non sarebbe tuttavia stata necessaria). Ma perché il pubblico piange? Forse per la splendida rappresentazione di Domingo (Neruda), che nonostante l’età riesce ancora a stupire e sa far risplendere attorno a sé interpreti giovani, meno esperti ma non sempre convincenti? Oppure perché la storia del Postino di Neruda è entrata nella coscienza collettiva ed evoca emozioni difficilmente controllabili. O è qualche eccesso di troppo a causare i sospiri del pubblico? Catán sa calcare ed enfatizzare, ma in questo modo la poesia e la sottigliezza del modello diventano pacchiani, per non dire kitsch. Così si spiegano forse anche i buh, pochi ma chiari, che hanno accolto l’uscita del compositore alla fine dell’opera.
Note: Foto: Copyright Armin Bardel
Interpreti: Pablo Neruda Plácido Domingo Matilde Neruda Cristina Gallardo-Domás Mario Ruoppolo Israel Lozano Beatrice Amanda Squitieri Giorgio Federico Gallar Donna Rosa Marina de Liso Di Cosimo Gregorio González Marios Vater Gabriel Lautaro Osuna
Regia: Ron Daniels
Scene: Riccardo Hernández
Costumi: Riccardo Hernández
Coreografo: David Bridel
Orchestra: Wiener Symphoniker
Direttore: Jesus Lopez Cobos
Coro: Arnold Schoenberg Chor
Maestro Coro: Erwin Ortner
Luci: Jennifer Tipton
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