Lampo bachiano tra Hindemith e Schnittke
Natalia Gutman riceve il premio NEM Musica 2014 all' Estate Fiesolana
Recensione
classica
Se qualcuno aveva percepito una eccessiva enfatizzazione intorno al concerto della violoncellista russa Natalia Gutman si è dovuto piacevolmente ricredere. La migliore, l’unica, irraggiungibile…fate voi. Per raccontare la sua storia servirebbe spazio enciclopedico, basti ricordare che è stata tra le allieve predilette di Rostropovich, nel 1961 vince il Premio Dvorak di Praga, dal 1970 forma uno storico duo con il marito, il violinista Oleg Kagan, da oltre cinquanta anni è riconosciuta come interprete e didatta di assoluto valore, da Bach alla contemporaneità. A Fiesole ritira il premio NEM Musica nel ricordo del violoncellista e amico Alexander Ivashkin, prematuramente scomparso. Una serata quasi autunnale illuminata da un repertorio – “Tre pezzi per violoncello e pianoforte op.8” (1917) di Paul Hindemith e “Fantasiestucke op.73 per violoncello e pianoforte” (1849) di Robert Schumann - dove la Gutman si esalta in una lettura fortemente personalizzata. In Schumann prosciuga rischi retorici e formalismi sottolineando caratteri evocativi, uno struggente lirismo non come elemento estetico fine a se stesso ma radicato in un linguaggio di sintesi con una cura minuziosa del dettaglio. In Hindemith fa emergere la trama, il pensiero polifonico, la leggerezza, l’eclettismo espressionista, a tratti l’ironia del compositore tedesco, sempre supportata da una scrittura efficace, netta. La Gutman in solo regala poi una vera perla – la Sarabanda tratta dalla suite n.2 di Bach - pochi minuti che incantano per limpidezza e forza emotiva. Lampo di luce. La serata la chiude l’ensemble Quintetto in memoriam Alexander Ivashkin con “Quintetto per pianoforte ed archi” (1979) di Alfred Schnittke. Opera sublime e misteriosa, tenacemente moderna nei suoi stridenti contrasti tonali e atonali.
Note: Fotografie di Alessandro Botticelli Progetto NEM (Nuovi Eventi Musicali)
Interpreti: Natalia Gutman violoncello - Sofya Kagan pianoforte Elizabeth Wilson violoncello-Duccio Ceccanti/Fanny Ravier violini- Edoardo Rosadini viola-Matteo Fossi pianoforte
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