La strana coppia

L'inusuale accoppiamento di Rachmaninov e Puccini si dimostra vincente, con un cast eccellente nella splendida produzione di Annabel Arden e sotto la sanguigna direzione di Vladimir Jurowski.

Recensione
classica
Glyndebourne Festival Glyndebourne
Giacomo Puccini
01 Luglio 2004
La seconda nuova produzione di questa stagione a Glyndebourne è un inusuale accoppiamento de 'Il cavaliere avaro' di Rachmaninov con il 'Gianni Schicchi' di Puccini. I due lavori sono quasi contemporanei (1906 e 1918), ed il loro soggetto è la cupidigia, ma non potrebbero essere più diversi nel trattamento, specialmente per quanto riguarda il ritmo drammatico. Il lavoro di Rachmaninov è un'opera in un atto tratta da una delle "Piccole tragedie" di Puskin, lavori scritti per la lettura poetica piuttosto che per il palcoscenico drammatico, lo studio psicologicamente molto raffinato di un'ossessione, quello del protagonista per il proprio tesoro, a cui Rachmaninov fornisce poco più di un accompagnamento musicale. Annabel Arden inserisce una figura simile al Gollum di Tolkien a rappresentare l'avarizia che consuma il protagonista, interpretato da un'imponente Sergei Leiferkus, ed il risultato è una produzione di grande impatto visivo, che riesce a far dimenticare la mancanza di sviluppo drammatico. Situazione ben diversa per "Schicchi", il cui ritmo comico è intensificato da una produzione che sfrutta ogni accento, ogni virgola al fine della commedia. Arden sposta la vicenda nella Firenze di primo Novecento, e la legge secondo i termini della commedia dell'arte, o dei suoi eredi: vengono in mente De Sica e De Filippo, e Alessandro Corbelli, magnifico nel ruolo principale, si muove sul palcoscenico a metà tra Totò e Macario. Il cast è uniformemente splendido, con Felicity Palmer nei panni di Zita, Mary McLaughlin in quelli di Ciesca e un buffissimo Riccardo Novaro in quelli di Marco. La vera strana coppia è il Puccini di Vladimir Jurowski (due nomi non usualmente associati), estremo nelle dinamiche e nel ritmo, una lettura inaspettata ma non meno sorprendente ed efficace.

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