La Granduchessa è tornata
Offenbach (ri)conquista Madrid
Recensione
classica
Al Teatro de la Zarzuela di Madrid una mostra allestita nel foyer del teatro ricorda il forte legame di Offenbach con questa città, dove nell’Ottocento gli impresari locali e i compositori di zarzuele facevano a gara per importare le sue opere. In particolare, La gran duquesa de Gérolstein fu data a Madrid solo pochi mesi dopo la prima parigina del 1867, lievemente adattata per venire incontro alle convenzioni locali e, soprattutto, ai non facili censori della corte di Isabella II. La versione che si dà in questi giorni è sempre in lingua spagnola e ristabilisce tutti i numeri musicali della versione originale, incluso anche l’ormai irrinunciabile finale del secondo atto con il "Carillon de ma grand-mère". L’allestimento di Pier Luigi Pizzi, ripreso per l’occasione da Massimo Gasparon, era stato pensato nel 1996 per Lucia Valentini Terrani e regge molto bene alla prova del tempo, con scene e costumi di un onnipresente azzurro che proiettano la vicenda in un mondo favoloso, rifuggendo da allusioni alla realtà della guerra e puntando tutto sul carattere disimpegnato e folle della partitura. Nel ruolo della protagonista, affidato a un soprano, Nicola Beller Carbone ha convinto tutti, in particolare per le sue doti di attrice; forse alcuni eccessi negli acuti denotavano il desiderio, comprensibile per un’artista abituata a ruoli drammatici come Tosca e Salome, di caricare la parte di una vocalità più ambiziosa. Perfettamente all’altezza anche il Fritz di Andeka Gorrotxategi, molto spigliato nella recitazione al pari degli altri militari. Successo molto caloroso, aiutato anche dalla vivace direzione di Cristóbal Soler e dalla prestazione dei ballerini che alla Zarzuela riescono sempre ad aggiungere una sferzata di liberatoria vitalità agli spettacoli.
Interpreti: LA GRAN DUQUESA Nicola Beller Carbone FRITZ Andeka Gorrotxategi WANDA Elena de la Merced EL CONDE PUCK Manuel de Diego, EL GENERAL BOUM César San Martín EL PRÍNCIPE PAUL Gustavo Peña, EL BARÓN GROG Francisco Crespo
Regia: Pier Luigi Pizzi
Direttore: Cristóbal Soler
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