L' Eros di Tristano
Kuhn ha diretto un Tristano sensuale a Erl, da grande wagneriano
Recensione
classica
Finalmente anche Wagner è approdato nel Festspielhaus di Erl, con una ripresa del Tristano di Gustav Kuhn (come sempre direttore e regista) già rappresentato con successo nel Passionspielhaus. Una delizia per le orecchie, data la magnifica acustica della sala, e il golfo mistico ricoperto da un velo nero e opaco, che nascondeva completamente l'orchestra: si creava così una dimensione "iperwagneriana", e davvero magica, già dalle prime note del Preludio, che sembravano venire dal nulla, immerse nel buio completo. Ottimo il cast dall'Accademia di Montegral: Mona Somm era un'Isolde ispirata, dalla voce copiosa e vellutata; il Tristan di Gianluca Zampieri talvolta sforzava, ma si ammirava per la forza espressiva, la musicalità, gli accenti quasi "veristi" nel terzo atto; Hermine Haselböck era una Brangäne materna, Michael Mrosek un Kurwenal dalla voce timbrata e ricca di sfumature espressive, e Franz Hawlata, un re Marke di profonda umanità. La direzione di Gustav Kuhn era solida e appassionata, elastica e ricca di colori: il suo era un Tristano sensuale, carnale, senza tanta macerazione e mistero: più Eros che Thanatos, insomma. La regia però appariva solo abbozzata, priva di una reale forza teatrale, fatta di gesti impacciati, innaturali, con soluzioni spesso statiche (l'estasi amorosa dei due protagonisti si concentrava su una pedana di legno illuminata, dove essi si inginocchiavano impietriti, poi si abbracciavano in una posa plastica). L'opera era trasportata nell'Ottocento (con un Tristan che ricordava lo stesso Wagner), e ambientata in una scena ridotta all'osso (il ponte di una nave con tre vele, panche di legno, valige, alberelli, lunghe scale), ma con efficaci giochi di luce (come il notturno improvviso che avvolgeva i due amanti nella scena del filtro).
Interpreti: Tristan, Gianluca Zampieri Isolde, Mona Somm Marke, Franz Hawlata Brangäne, Hermine Haselböck Kurwenal, Michael Mrosek Melot, Wolfram Wittekind Hirt, Markus Herzog Junger Seemann, Giorgio Valenta Steuermann, Frederik Baldus
Regia: Gustav Kuhn
Scene: Ina Reuter
Costumi: Lenka Radecky
Orchestra: Orchestra del Festival del Tirolo di Erl
Direttore: Gustav Kuhn
Coro: Chorakademie del Festival del Tirolo di Erl
Luci: Gustav Kuhn
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