Trionfo allo Châtelet per il musical di Richard Rodgers
Foto Marie-Noëlle Robert
Recensione
classica
Théâtre du Châtelet
06 Dicembre 2009
Il Théâtre Châtelet di Jean-Luc Choplin ci ha ormai abituati a tutto. Dall'opera africana a quella rock passando per i "Vespri" di Monteverdi, il cartellone vuole accontentare tutti e soprattutto attirare un nuovo pubblico. Ecco allora il musical impiantarsi sempre di più allo Châtelet che pare ambire a diventare un Broadway lungo la Senna. Per le vacanze di Natale, ospita (ed è la prima volta a Parigi) la versione scenica della celebre "The sound of music" di Richard Rodgers, nota ai più per il film di Robert Wise (1956) con Julie Andrews. Ed è un trionfo.
Allo Châtelet, "The sound of music" è presa molto sul serio. E gli sforzi pagano. La regia è affidata ad Emilio Sagi che già si era fatto notare nel medesimo teatro per la produzione delle "Fate" di Wagner. La sua è una lettura che sa calibrare evocazioni realistiche e allusioni poetiche. Molto lo deve alle luci di Caetano Vilela che sanno trasformare plasticamente luoghi e persone. Ecco allora che con pochi cambi di scena si varia da uno spazio all'altro. Insolitamente per il genere della commedia musicale, i nazisti irrompono in "The sounds of music" e quelli di Sagi non sono cattivi da operetta: il pubblico se li ritrova pure in sala, in divisa nera con tanto di svastica. Un momento cupo che spezza la leggerezza dell'impianto generale.
Anche i cantanti sono per lo più presi in prestito al repertorio d'opera. Assolutamente folgorante è l'interpretazione di Sylvia Schwartz che, lo scorso anno, avevamo notato nei "Vespri". Non passa poi inosservato il baritono Rod Gilfry a cui dobbiamo uno dei migliori Billy Budd mai udito in teatro.
Di casa a Broadway, il direttore Kevin Farell ha il musical nel sangue. Ne conosce il respiro, la flessibilità ritmica, i colori strumentali. E trascina l'Orchestre Pasdeloup.
Interpreti: Sylvia Schwartz (Maria Rainer), Rod Gilfry (Captain Georg von Trapp), Kim Criswell (Mother Abess), Christine Arand (Baroness Elsa Schraeder), Laurent Alvaro (Max Detweiler), James McOran-Campbell (Rolf Gruber)
Regia: Emilio Sagi
Scene: Daniel Bianco
Costumi: Jesus Ruiz
Coreografo: Sarah Miles
Orchestra: Orchestre Pasdeloup
Direttore: Kevin Farrell
Coro: Chœur du Châtelet
Maestro Coro: Alexandre Piquion
Luci: Caetano Vilela
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