Il Theater an der Wien in festa

Dopo anni di incertezze il Theater an der Wien ha definitivamente voltato le spalle al musical ed è stato (ri)inaugurato nella sua funzione originaria di teatro operistico. Prima di allestire la prima opera, però, si è preferito aprire la stagione con una forma più semplice e efficace, quella del gala.

Recensione
classica
Theater an der Wien Vienna
08 Gennaio 2006
Sebbene la nuova facciata e il foyer siano ancora un cantiere, il Theater an der Wien ha aperto con un tutto esaurito la prima stagione operistica dopo decenni di musical. Un'occasione eccezionale per la città. Non è sembrata quindi sbagliata la scelta del sovrintendente Geyer di inaugurare il teatro con un programma "pout pourri" costruito attorno a Mozart e Beethoven, invece che con un'opera vera e propria (ma l'"Idomeneo" seguirà tra un paio di settimane). I due compositori si possono infatti definire i padri musicali del teatro. Basti pensare che i proventi del Flauto magico hanno reso possibile la costruzione della struttura e che Beethoven ha per lungo tempo abitato nel teatro di cui era Maestro di cappella. Nel 1801 l'"Alexander" di Franz Teyber su libretto di Schikaneder fu la prima opera allestita. La trascrizione dell'ouverture fatta dal compositore è l'unica parte dell'opera non andata persa e questa ouverture ha aperto la serata, ancora prima del saluto e delle introduzioni ufficiali che fortunatamente non si sono tirate per le lunghe. Come direttore d'orchestra, Domingo si rivela un accompagnatore operistico versatile e carismatico. Per il resto, però, la sua è una condotta basilare, ritmicamente rigida e non particolarmente attenta alla differenziazione timbrica e dinamica. Questo influisce molto sulla lettura della composizione di Schlee, che risulta compatta ma statica per quanto riguarda la diversificazione orchestrale e nei concerti solistici, con alcune imprecisioni negli attacchi. Il programma presentato non è il tipico "best of". Tutti i brani hanno una relazione con il teatro o con la città, documentano. Encomiabile anche la scelta di artisti così differenti, ma forse si sarebbe dovuto curare un po' di più i dettagli.

Interpreti: Tzimon Barto Julian Rachlin Thomas Quasthoff

Orchestra: Wiener Symphoniker

Direttore: Plácido Domingo

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