Il "Requiem" di Steve Reich
Genova: in prima nazionale con l'Eutopia Ensemble

Recensione
classica
Una serata dedicata a Steve Reich con una prima esecuzione nazionale, in una stagione interamente incentrata sul Novecento. “Le strade del suono”, un cartellone di concerti ideato dal compositore e direttore d’orchestra Matteo Manzitti (fondatore dell’Eutopia Ensemble) e ospitato al Teatro della Tosse, ha, tra i vari pregi, quello di colmare un vuoto di circa trent’anni nella programmazione culturale genovese.
L’esordio, ieri, è stato assai positivo: un folto pubblico ha ascoltato in assoluto silenzio e alla fine applaudito con entusiasmo.
Serata, dunque, per Steve Reich con l’attesa l’esecuzione di “WTC9/11”, il “Requiem” composto dal musicista americano in ricordo della strage delle Torri Gemelle. La partitura combina un quartetto d’archi con un file audio in cui sono registrate, alternate a un continuum sonoro, voci della tragedia, passanti, controllori di volo, giornalisti. Gli archi si intrecciano al continuum, lo riprendono e soprattutto ricalcano le voci, carpendone toni e arcate melodiche e amplificandone il senso drammatico fino allo struggente lirismo conclusivo. Ne emerge una musica “teatrale” nella sua forte rappresentazione emotiva. Splendidi i componenti del quartetto dell’Eutopia per affiatamento e chiarezza espositiva. Il “WTC9/11” era stato preceduto da “Eight Lines” diretto dallo stesso Manzitti. Il lavoro è un ostinato, sul quale Reich sovrappone con gradualità gesti sonori differenti che si integrano, punteggiando qua e là il discorso. Un lavoro di estrema difficoltà esecutiva: Manzitti ha saputo garantire una lettura efficace e rigorosa grazie all’ottima verve dell’Ensemble. Un gruppo duttile ben assortito che con un buon lavoro di maturazione può aspirare a un significativo posto nel panorama della musica contemporanea.
Orchestra: Ensemble Eutopia
Direttore: Matteo Manzitti
Luci: Supporto Visivo di Emilio Pozzolini
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
A Monaco di Baviera un riuscito allestimento di “Die Liebe der Danae” di Richard Strauss grazie a un cast superlativo e alla regia di Claus Guth
classica
Dopo un’assenza secolare l’opera di Alfredo Catalani torna al Teatro Filarmonico per la stagione invernale dell’Arena
classica
La Fondazione Haydn propone un nuovo allestimento di “Satyricon” di Bruno Maderna a Bolzano e Trento