Grand Hotel Macbeth

Bruxelles: discutibile allestimento dell'opera verdiana

Recensione
classica
Théâtre Royal de la Monnaie Bruxelles
Giuseppe Verdi
18 Settembre 2016
Un Macbeth in raffinato stile decò, ambientato in un grand hotel invece che al castello, scelta che cozza però con la drammaturgia dell’opera: con i proprietari, tali sono infatti diventati Macbeth e signora nella reinterpretazione del giovane regista francese Olivier Fredj, che uccidono il loro migliore cliente, re Duncan; con battaglie di mestoli e spolverini tra la servitù che dovrebbero essere ironiche ma allentano la tensione drammatica, così come l'affollato gruppo di streghe e danzatori che continuamente sfilano come sofisticatissime indossatrici, obiettivo centrato di movimentare le scene e rendere il tutto più bello da vedere, ma solo quello. Molto curata nell'esecuzione pure la coreografia che rende godibile la scelta di non tagliare il balletto. Per fortuna ci pensa l'ottimo coro della Monnaie e l'orchestra sotto la direzione di Paolo Carignani a far dimenticare tutte le innovazioni poco efficaci, regalando parti corali che sono tra le poche a suscitare qualche emozione, in particolare quando il coro posto in fondo al palcoscenico, al terzo atto si mescola al pubblico coinvolgendolo in pieno. Si nota la mancanza di applausi ai protagonisti alla fine delle arie più celebri, se non qualche timido accenno, malgrado i buoni mezzi vocali degli interpreti – bravi in particolare il mezzosoprano Béatrice Uria-Monzon per la prima volta nella parte di Lady Macbeth che ha sfoderato agilità e il basso Carlo Colombara incisivo nel ruolo di Banco – tutti nel complesso risultano spesso rigidi, sforzati, innaturali, in particolare Scott Hendricks come Macbeth. Una lettura dell'opera di Verdi alla luce di Freud nelle intenzioni del regista, per la prima volta impegnato con un'opera, che risulta invece infine schizofrenica tra la parte musicale e la parte scenica.

Note: Nuova Produzione, Coproduzione La Monnaie e Poznań Opera House

Interpreti: Macbeth (SCOTT HENDRICKS), Banco (CARLO COLOMBARA), Lady Macbeth (BÉATRICE URIA-MONZON), Dama di Lady Macbeth (LIES VANDEWEGE), Macduff (ANDREW RICHARDS), Malcolm (JULIAN HUBBARD), Medico, Servo, Araldo (JUSTIN HOPKINS), Sicario (GERARD LAVALLE)

Regia: Olivier Fredj

Scene: Olivier Fredj, Gaspard Pinta, Massimo Troncanetti

Costumi: Frédéric Llinares

Coreografo: Dominique Boivin

Orchestra: Monnaie Symphony Orchestra

Direttore: Paolo Carignani

Coro: Monnaie Chorus

Maestro Coro: Martino Faggiani

Luci: Christofe Forey

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Ravenna l’originale binomio Monteverdi-Purcell di Dantone e Pizzi incontra l’eclettico Seicento di Orliński e Il Pomo d’Oro

classica

Per la prima volta quest’opera di Händel è stata eseguita a Roma, in forma di concerto

classica

Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana