Figaro in maschera a Trieste

Ottima prova del direttore Daniel Oren e di un validissimo cast vocale nel Barbiere di Siviglia che ha ripetuto il successo di cui tradizionalmente gode Rossini a Trieste.

Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
Gioachino Rossini
24 Febbraio 2004
Già l'anno successivo al debutto romano del 1816 "Il barbiere di Siviglia" veniva rappresentato con successo all'allora Teatro Grande di Trieste. Sulla scia della lunga tradizione di rappresentazioni triestine si è inserito anche lo spettacolo andato in scena ieri sera al Verdi, che è stato accolto dal pubblico con favore. L'allestimento del Festival de Musique de Strasbourg in collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste e l'Opéra Comique di Parigi si è avvalso della regia di Jérome Savary e delle scene di Serge Marzolff: una veduta delle vie di Siviglia che, con apposita rotazione, consentiva di presentare al pubblico alternativamente l'esterno o le stanze interne della casa di don Bartolo. Ma a contribuire alla riuscita della serata sono state sia la direzione di Daniel Oren, che ha tirato a lustro l'orchestra, sia la bravura dei protagonisti vocali. Collaudatissimo il vulcanico Figaro di Leo Nucci, che nel capoluogo giuliano aveva debuttato alla fine degli anni '60 nello stesso ruolo e che ha dovuto cedere alle pressanti richieste di bis nel celeberrimo "Largo al factotum"; Antonino Siragusa ha dato una coloratura mediterranea a un Conte Almaviva votato alla conquista della giovane Rosina, impersonata da Jennifer Larmore con padronanza delle tinte vocali del registro di mezzo soprano e, allo stesso tempo, belle doti di agilità; ottimi infine anche John Del Carlo e Paata Burtschuladse, rispettivamente don Bartolo e don Basilio, due bassi al servizio della comicità generale.

Interpreti: Il Conte d'Almaviva, Antonino Siragusa/Yasuharu Nakajima; Bartolo, John Del Carlo/Enzo Capuano; Rosina Jennifer Larmore/Larissa Schmidt; Figaro, Leo Nucci/Boris Statsenko; Don Basilio, Deyan Vatchkov; Fiorello, Giuliano Pelizon; Berta, Nicoletta Curiel; un Ufficiale, Giuliano Pelizzon

Regia: Jérome Savary

Scene: Serge Marzolff

Costumi: Jacques Schmidt, Emmanuel Peduzzi

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste

Direttore: Daniel Oren

Coro: Coro del Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste

Maestro Coro: Emanuela Di Pietro

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista 

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo