Già nell’Ariadne dell’attuale stagione della Staatsoper, Kirill Petrenko aveva diretto uno Strauss equilibrato, preciso e dosato negli slanci drammatici. Il giovane ma esperto direttore russo conduce con gesto chiaro e sguardo sorridente rivolto ai singoli musicisti dell’orchestra. Sotto tale controllo e cura, una partitura densa di timbri e turbolenze agogiche può accompagnare e interagire perfettamente con i cantanti senza coprirli. A dieci giorni dalla prima, Carola Glaser ha sostituito l’ammalata Soile Isokoski. La giovane soprano svizzera dalla voce nitida e luminosa canta quasi ininterrottamente per più di due ore e convince anche da un punto di vista scenico. Buono anche il resto del cast, soprattutto Skovhus con dizione esemplare e timbro gradevole, potente e incisivo. A causa delle numerose sostituzioni nel cast, il regista Christof Loy ha abbandonato la produzione, lasciandola nelle mani degli assistenti di regia Axel Weidauer e Thomas Wilhelm. Di conseguenza, il concetto scenico risulta a tratti immaturo e incompleto. La scena, un pannellone minimalista di legno scuro, oltre a essere orriendo comunica poco o nulla. Funzionano invece l’idea metateatrale, l’alternare momenti statici a situazioni di delirio dinamico collettivo e la compresenza delle dimensioni spaziali in un vuoto scenico asrtratto. Ma è per lo più la musica a disegnare i flussi e i riflussi psicologici dei personaggi e delle loro equivoche relazioni. Il pubblico, soprattutto quello maschile, ha apprezzato, forse identificandosi nei conflitti e nelle gelosie matrimoniali che Strauss, prendendo ispirazione dalla propria relazione, ha portato sulla scena. Alla fine uno spettatore ha lanciato i fiori esclusivamente agli interpreti maschili (!): “transfer” opersitico?
Interpreti: Robert Storch Bo Skovhus
Christine Carola Glaser
Baron Lummer Oliver Ringelhahn
Anna Gabriela Bone
Kapellmeister Stroh Andreas Conrad
Kommerzienrat Wolfgang Newerla
Justizrat Klemens Sander
Kammersänger James Creswell
Notar Lauri Vasar
Notarin Ulla Pilz
Resi Anne-Kathrin Frank
Franz Martin Mairinger
Fanny (Köchin) Barbara Spitz
Therese Andrea M. Dewell
Marie Doris Hindinger
Regia: Axel Weidauer & Thomas Wilhelm Concetto registico Christof Loy
Scene: Henrik Ahr
Costumi: Judith Weihrau
Orchestra: Radio-Symphonieorchester Wien
Direttore: Kirill Petrenko
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