Didone danza

Versione coreografica dell'opera di Purcell 'ricostruita' da Attilio Cremonesi. Ottime le coreografie di Sasha Waltz, meno convincente la prova dei cantanti.

Recensione
classica
Staatsoper Unter den Linden Berlino
Henry Purcell
19 Febbraio 2005
Come è noto la Dido and Aeneas di Purcell ci è stata tramandata in una tarda versione spuria e lacunosa. La nuova produzione della Staatsoper Unter den Linden di Belino mira a offrire una versione coreografica moderna dell'opera ricostruendo l'azione drammatica presumibilmente originale. La commistione tra musica barocca e danza moderna è riuscita alla perfezione. Merito delle splendide coreografie di Sasha Waltz che non si limitano alle sole musiche di danza, ma accompagnano l'intera vicenda amalgamando coro e corpo di ballo e sdoppiando sulla scena i personaggi, rappresentati sia da cantanti sia da un ballerini. Notevole la coreografia subacquea del prologo, con i ballerini immersi in un'enorme vasca trasparente. Attilio Cremonesi ha 'ricostruito' le parti mancanti dell'opera sulla base del libretto di Nahum Tate ricorrendo sia a rielaborazioni di altre musiche di Purcell, sia a materiale di nuova concezione. Ne è risultata una versione lunga più di un'ora e mezza, stilisticamente omogenea, con alcune soluzioni di compromesso intelligenti e apprezzabili (come il ricorso alla semplice declamazione del testo nel prologo). Mischiati ai ballerini, cantanti e coro hanno offerto un'ottima prova da un punto di vista scenico, contribuendo efficacemente alla coreografia con movimenti semplici ma ben eseguiti. Purtroppo non altrettanto valida è stata invece l'interpretazione vocale: soprattutto i due protagonisti, Aurore Ugolin e Reuben Willcox, non sono sembrati a loro agio nella parte, rivelando anche insicurezze d'intonazione. Molto più convincenti Deborah York nel ruolo di Belinda e la Vocalconsort Berlin. Qualche incertezza si è registrata anche nella prova dell'Akademie für alte Musik, diretta da Cremonesi in modo preciso e pulito, ma a tratti un po' slegato.

Interpreti: Dido: Aurore Ugolin; Aeneas: Reuben Willcox; Belinda: Deborah York; Second Woman: Céline Ricci; Sorceress: Fabrice Mantegna; First Witch / A Sailor: Eberhard Francesco Lorenz; Second Witch / Spirit: Michael Bennett

Scene: Sasha Waltz

Costumi: Christine Birkle

Coreografo: Sasha Waltz

Orchestra: Akademie für Alte Musik Berlin

Direttore: Attilio Cremonesi

Coro: Vocalconsort Berlin

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.