Travagliato da note vicende giudiziarie, l’Istituto Bellini di Catania si propone nel cartellone del Teatro Massimo Bellini con una produzione fresca ed interessante, dedicata a una rara partitura di teatro musicale dalla Sicilia orientale del secondo ‘700: L’amante burlato è un intermezzo in due parti (libretto da Goldoni) di Paolo Altieri, formatosi a Napoli e poi attivo a Noto per circa mezzo secolo, fino al 1820. Salvatore Carchiolo, che ha indagato il musicista e ha curato l’edizione dell’intermezzo, lo colloca preferibilmente al 1769 anziché al 1794 (son le date presenti sul manoscritto), e in effetti il lavoro mostrerebbe con la prima data una maggiore coerenza stilistica, oltreché un elegante artigianato e un solido gusto - tutt’altro che periferici - nel maneggiare le figure tipiche del lessico galante; le arie sono formalmente varie, e alcune di pregio musicale, soprattutto quelle dedicate alla coppia Belarina-Florindo (la giovane e il conte amanti, pronti a burlarsi – con la madre di lei, Volpiciona – dello spasimante Tascadoro, un buffo ‘villan rifatto’). Se si considera che quasi tutti gli esecutori sono studenti dell’Istituto, l’operazione può dirsi ampiamente riuscita, a partire dalla generosa prova della giovanissima orchestra barocca – in costume e in scena – guidata da Carchiolo al cembalo e dalla spalla Carla Marotta. Encomiabili anche gli interpreti vocali, fatti agire da Giovanni Grasso: tra i quattro, un paio sono più avanti nella formazione (la vocalità sicura e ben misurata di Claudia Ceraulo, la plasticità comica e verbale di Graziano D’Urso), ma pure Margherita Aiello (forse in un ruolo di vocalità non sua, ma sempre convincente nei recitativi) e Ausilia Arrigo (che ha cantato con precisione le proprie arie) hanno dato lodevolmente il meglio.
Note: foto Giacomo Orlando
Interpreti: Margherita Aiello (Belarina)
Graziano D'Urso (Tascadoro)
Claudia Ceraulo (Volpiciona)
Ausilia Arrigo (conte Florindo)
Regia: Giovanni Grasso (assistenti: Carmelo Maucieri, Valentina Bauso; suggeritore: Manuela Infalletta))
Costumi: Rosy Bellomia (assistente:Margherita Melania Aiello; sarta: Schiley Campisi)
Orchestra: Orchestra barocca dell'Istituto 'V. Bellini' di Catania
Direttore: Salvatore Carchiolo (maestro di concerto: Carla Marotta; maestro collaboratore: Giulia Russo)