Con l'acqua non si scherza...

Recensione
classica
MacerataOpera2002 Macerata
Giorgio Battistelli
13 Luglio 2002
"Opera sull'acqua", testi poetici di Erri De Luca e musica di Giorgio Battistelli, ha inaugurato con una prima assoluta il restaurato teatro di Treia (MC), uno dei tanti gioiellini ottocenteschi delle Marche, nel quadro della programmazione del Festival Terra di Teatri e dello Sferisterio di Macerata. Piuttosto che teatro musicale, il lavoro si inserisce nel solco del concerto scenico, nel quale il teatro nasca dal gesto della parola e dall'azione dei performers; l'idea di partenza è in questo senso ricca di spunti: il testo in 12 quadri di De Luca naviga tra altrettante isole di riflessione sull'acqua come elemento vitale per l'uomo, ma in due opposte valenze (dà e può togliere la vita, e potrebbe essere in un non lontano futuro motivo di guerra tra i popoli); un tasto quantomai attuale in questi giorni di siccità. Nella loro paratassi, queste isole sono però ben disposte e collegate, disegnando piccoli nuclei narrativi attraverso i nuclei locali di riflessione tematica, e sottendendo al tutto una lettura archetipica, legata alla Genesi (con versi ebraici discioltivi e chiosati): una dimensione continua che la voce recitante di Sandro Lombardi (anche inventore dei pochi elementi di regia possibili sul piccolo e già ingombro palcoscenico del teatro) accentua, fino al magismo rituale della ripetizione ossessiva delle parole-creazione màim shamàim (acqua aria, siamo fatti di questo). Il progetto sonoro di Battistelli è impiantato sui un gruppo di sei percussionisti, impegnati in una partitura che predispone su carta filigranata azioni sonore sui più vari corpi vibranti: grandi lastre, litofoni, violoncelli percossi con mazzuole mordibe sulla cordiera, vasche d'acqua nelle quali gli esecutori emettono anche suoni vocali, oltre ad un ampio set tradizionale di percussioni impiegato però spesso in maniera non-tradizionale (molto belli, e veramente ariacquatici, i suoni ottenuti soffiando sulle marimbe). Gli elementi sonori venivano giocati in una direzione linguistica minimale, nel senso del loro ricorrere riconoscibili e in numero limitato su uno sfondo di un nastro magnetico - questo sì più modulare - sia in forme ritmiche fluide, sia in scansioni più omoritmiche e incisive, ma mai quadrate, e comunque legate al testo da un rapporto che non lavora nella direzione del banalmente descrittivo, bensì in quella del simbolico (ad es. l'immagine verbale del tragico annegamento che si innesta in quella sonora delle voci nelle vasche d'acqua) e del continuo trascolorare: un'opzione che, per chi è avvezzo alla produzione di Battistelli, non rimanda alla sua ultima, narrativa produzione, bensì a quella più sperimentale che da "Aphrodite" rimonta fino ad "Experimentum Mundi". In questo teatro del suono minimo, discreto, ma suggestivo e dotato di una forte idea sonora, se qualcosa è mancato è stato il rilievo acustico delle immagini sonore: ad avvolgere era il nastro, e non il suono dal vivo - che pure portava gran parte dell'informazione teatral-gestuale - con il risultato che il rapporto figura sfondo, per quanto ambiguo alla radice, si è perso; certo, i limiti precisi di spazio hanno ridimensionato un progetto che prevedeva un'accentuata spazializzazione dei sei gruppi di fonti sonore, qui invece schiacciati su unico piano, peraltro non molto agevolato, nei momenti più filigranati, da un'amplificazione molto delicata. Anche gli elementi di regia si riducevano alla sequenza delle luci: una scelta di essenzialità visiva coerente al progetto, che forse sarebbe giusto rivalutare in una realizzazione piena delle sue virtualità. Peraltro, in una partitura impegnativa per quanto li lasciava esposti, i sei interpreti di Ars Ludi diretti da Erasmo Gaudiomonte sono stati molto bravi e alla fine molto applauditi da un pubblico numeroso, galvanizzato dall'aria di festa che si respirava nel rinato teatro.

Interpreti: voce recitante: Sandro Lombardi

Regia: Sandro Lombardi. Regista assistente: Giovanni Scandella. Regia Audio: Alvise Vidolin

Orchestra: Ars Ludi. Live electronics: Nicola Buso

Direttore: Erasmo Gaudiomonte

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