Andromaca ritrovata

L'opera di Grétry apre il Festival di Schwetzingen

 Maria-Riccarda Wesseling (Hermione) nell'"Andromaque"  (foto Martina Pipprich)
Maria-Riccarda Wesseling (Hermione) nell'"Andromaque" (foto Martina Pipprich)
Recensione
classica
Schweitzinger SWR Festspiele
25 Aprile 2010
Fedele alla vocazione di luogo privilegiato di riscoperte, il festival di Schwetzingen 2010 apre con una pressoché inedita tragédie lyrique di Grétry, autore noto soprattutto per opere di argomento comico. Nella riduzione librettistica di Louis-Guillaume Pitra, la cupa tragedia di Racine si fa asciutta e incalzante, funzionale al trattamento musicale di Grétry, che, avendo ben presente il modello gluckiano specie nella monumentalità dei frequenti interventi corali, non rinuncia ad una maggiore libertà inventiva. Il severo declamato dei recitativi si scioglie sovente in accenni d'aria e oasi liriche senza soluzione di continuità a tutto beneficio dell'organicità del tessuto musicale e della tensione drammatica (il terzo atto ha un andamento frenetico nel crescendo che porta al culmine della tragedia). Affidata alla bacchetta esperta di Hervé Niquet alla guida dei bravissimi strumentisti de Le Concert Spirituel, l'esecuzione musicale rende pienamente ragione della varietà e densità della scrittura musicale di Grétry. Da elogiare anche l'equilibrio che Niquet riesce a imporre fra la buca e la scena, che permette la necessaria comprensione del testo declamato. Dei quattro protagonisti si distinguono soprattutto l'intensa Andromaque di Judith Van Wanroij e la temperamentosa Hermione di Maria-Riccarda Wesseling, la vera mattatrice dell'opera, mentre meno compiuti risultavano il Pyrrhus dell'acerbo Sébastien Guèz e l'esagitato Oreste di Tassis Christoyannis. Se la scena fissa di Jean-Pierre Vergier – una parete metallica ricurva in fuga prospettica verso l'alto – ha un forte impatto visivo, debole è invece la messa in scena firmata da Georges Lauvadant, che si risparmia pochi dei cliché della classicità a teatro e scivola su qualche trovata ridondante. Caldo successo.

Note: Coproduzione con l'Opéra National de Montpellier, Luzerner Theater e Staatstheater di Norimberga. Altre rappresentazioni: 25, 27, 28 aprile 2010.

Interpreti: Judith Van Wanroij (Andromaque), Maria-Riccarda Wesseling (Hermione), Sébastien Guèze (Pyrrhus), Tassis Christoyannis (Oreste)

Regia: Georges Lavaudant

Scene: Jean-Pierre Vergier

Costumi: Jean-Pierre Vergier

Orchestra: Le Concert Spirituel

Direttore: Hervé Niquet

Coro: SWR Vokalensemble Stuttgart

Maestro Coro: Denis Comtet

Luci: Georges Lavaudant

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