Marco Polo torna a Venezia

Al Teatro Malibran, dirige Giovanni Mancuso

Marco Polo
Marco Polo
Recensione
classica
Teatro Malibran, Venezia
Marco Polo
18 Aprile 2024 - 21 Aprile 2024

Per celebrare i settecento anni dalla nascita di Marco Polo, insieme col Teatro La Fenice, il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia ha commissionato un'opera ispirata al Milione a ex studenti dei corsi di composizione: Marianna Acito, Jacopo Caneva, Anna Dobrucka, Paolo Notargiacomo. I quattro hanno utilizzato il libretto a firma Antonino Pio, pseudonimo labile che non è riuscito a dissipare il sospetto che si tratti di Fabio Moretti, presidente del Conservatorio. L'impresa è andata felicemente in porto al Teatro Malibran dopo alcune anticipazioni destinate alle scuole, per la regia di Emanuele Gamba, le scene della veneziana Accademia delle Belle Arti, i costumi del famoso stilista Roberto Capucci. Sul podio Giovanni Mancuso, alla guida dell'organico orchestrale e del coro degli studenti del Conservatorio.

L'ascolto, del tutto convincente, ha sorpreso anche perché i compositori sono di diversa formazione, eppure si sono coordinati in assoluta complicità. Ci sono qua e là interventi luminosi di chitarra elettrica, alcune cellule riprese in momenti diversi, improvvise frasi di tiorba, ma tutto contribuisce all'unità e sempre in funzione dello spettacolo. Da segnalare fra i momenti meglio riusciti l'inizio dell'atto in Katai con sonorità trattate elettronicamente che evocano un mondo lontano, ma non a noi estraneo. Alla fine l'impressione è che Marco Polo abbia come modello l'opera barocca, dove i personaggi raccontano di sé, evocano antefatti più che agire e le esternazioni contano più della drammaturgia. Non a caso nel secondo atto è stato inserito il tema dell'addio dall'Ariodante di Händel, che sembra confermare tale chiave di lettura.

L'intreccio è lineare, coordinato da un narratore (Marco Ferraro) che cita alcuni passaggi del Milione. Il protagonista ormai uomo maturo (Samy Timin), in carcere a Genova dopo la sconfita delle navi veneziane, ricorda quando da ragazzo aveva lasciato Venezia. La città è presente in scena come gran dama dal vistoso copricapo rosso (Iryna Shteinrer), che gli fa da confidente. Il flash back presenta poi il giovane Marco Polo (Wenjun Qian) in veste di accompagnatore di una bella principessa (Madalena De Biasi), figlia dell'imperatore del Katai (Yuan Yao), destinata a sposare il re di Persia. Di lei Marco Polo s'innamora perdutamente, ne potrebbe essere corrisposto perché il fidanzato nel frattempo muore, ma lei è destinata ad altri. L'infelice storia d'amore passa poi in second'ordine appena si torna al carcere genovese. Finchè i prigionieri vengono liberati e Marco torna a Venezia, dalla sua madre ideale.

A fine serata molti applausi a tutto il cast, presenti in sala anche molti bambini che hanno continuato a rivolgere domande ai genitori.

 

 

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