Schoenberg e Cajkovskij per sei
Milano: il Quartetto di Cremona con Da Silva e Rivinius
Il Quartetto di Cremona, in formazione Sestetto con Miguel Da Silva (viola) e Gustav Rivinius (violoncello), è stato protagonista di un concerto per la Società del Quartetto di Milano salutato a fine serata con ovazioni da stadio. Merito dello straordinario ensemble che i quattro hanno formato a propria immagine e somiglianza, per capacità di analisi ed eleganza di suono. E merito naturalmente anche del programma, Verklärte Nacht di Schönberg e Souvenir de Florence di Čajkovskij. Due brani che tradizionalmente si portano appresso un apparato didascalico per inquadrarne i momenti biografici delle composizioni (la lettura della poesia di Richar Dehmel da parte di Schönberg e un felice soggiorno in Toscana per Čajkovskij), che si possono anche ignorare, tale è coinvolgente l'ascolto che ogni volta sorprende. L'esecuzione del "poema da camera" di Schönberg è stata di altissimo livello per trasparenza e coesione, ogni arcata si è caricata di una straordinaria partecipazione emotiva fino all'inno liberatorio all'amore. Il sestetto di Čajkovskij ha poi cambiato atmosfera, per la scrittura esultante e cantabile. È stato un piacere osservare lo scambio di occhiate e di sorrisi fra i sei musicisti, nei momenti più frenetici o quando all'improvviso il fraseggio guidato dalla viola si fa malinconico e pensoso. Alla fine rimane comunque il dubbio che il felice souvenir di Čajkovskij non riguardi Firenze, dato che l'anima russa pervade gran parte del brano, ma piuttosto la gioia che all'epoca stava accompagnando la composizione della Dama di picche.
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